5 serie tv sul calcio, per chi proprio non vuole vedere i Mondiali
Dal 20 novembre, per circa un mese, i teleschermi daranno parecchio spazio ai Mondiali di calcio in Qatar. Per le persone che non hanno intenzione di seguirli – chi per la mancata qualificazione della Nazionale italiana, chi per le modalità poco etiche con cui l’evento è stato organizzato – ci sono comunque diversi modi per vivere l’atmosfera del momento. Il calcio, infatti, compare ormai piuttosto frequentemente nelle trame delle serie tv. Ci sono ad esempio tragicommedie sulle figure che ne hanno determinato l’evoluzione, personaggi con cui addentrarsi tra i retoscena del calciomercato, serie in costume dove il pallone è un veicolo per parlare di disparità sociale, e docuserie per rivivere vecchi momenti di gloria. Per far felici gli appassionati del genere, poi, ci sono anche i true crime calcistici, che non lasciano mai sprovvisti di cose da risolvere.
Le serie tv da vedere al posto dei Mondiali di calcio
#1 FIFA: Tutte le rivelazioni
Stati Uniti (2022)
Ormai esistono contenuti true crime per ogni argomento, compreso il calcio. Questa docuserie, uscita da pochissimo, analizza la storia della FIFA – l’organo che governa il calcio internazionale – focalizzandosi sulle logiche politiche ed economiche che negli anni hanno inquinato i puri interessi sportivi. Gli episodi partono dagli inizi dell’espansione della federazione, negli anni Settanta, per spiegare come si sia arrivati ai discussi casi di corruzione che nell’ultimo decennio ne hanno coinvolto figure molto importanti, come l’ex presidente Sepp Blatter. Le immagini alternano materiali d’archivio alle interviste inedite a esperti e persone interne alla FIFA, tra cui anche lo stesso Blatter. Nei confronti del quale, però, la serie è stata accusata di avere avuto una posizione troppo morbida, rinunciando ad approfondire le nebulose modalità di scelta dei paesi che hanno organizzato i Mondiali più recenti.
Dove vederla? Su Netflix
Quanto dura? Poco più 3 ore e mezza totali (4 episodi da 52-59 minuti)
#2 El Presidente
Cile (2020-)
Anche questa serie cilena ripercorre la storia non sempre limpida della FIFA, scegliendo però la formula di un docudrama (cioè con una sceneggiatura un po’ romanzata e interpretata da attori) dai toni piuttosto ironici. Il punto di partenza è lo scandalo che coinvolse la Federazione nel 2015, facendo emergere ramificate dinamiche di corruzione. Ogni stagione si sposta poi a raccontarne una figura diversa: la prima si occupa di Sergio Jadue e della sua rapida ascesa da presidente di una piccola squadra di paese a capo dell’associazione calcistica cilena; la seconda invece parla di João Havelange, che per quasi tre decenni ha guidato la FIFA, facendola diventare un organo dall’enorme peso economico, ma pervaso da affari loschi.
Dove vederla? Su Prime Video
Quanto dura? Poco più 15 ore (2 stagioni, 16 episodi da 52-64 minuti)
#3 Il grande gioco
Italia (2022)
In parallelo allo svolgersi dei Mondiali, Sky ha deciso in maniera poco casuale di mandare in onda la sua nuova serie tv che racconta i retroscena del mondo del calcio italiano. Il protagonista è Francesco Montanari (il Libanese di Romanzo Criminale), che interpreta un fittizio procuratore sportivo la cui promettente carriera si è malamente arenata. Gli episodi ne seguono i tentativi di riaffermarsi, contendendosi la procura di due importanti calciatori con l’ex moglie (Elena Radoncich) e suo suocero (Giancarlo Giannini), che si dà il caso nell’ambiente sia la figura più potente. Tutt’attorno, viene portato in scena il mondo sommerso del mercato calcistico, dove alleanze e sotterfugi sono mossi da interessi politici ed economici.
Dove vederla? Su Sky e Now
Quanto dura? Circa 8 ore totali (8 episodi, due alla settimana, da 55-60 minuti)
#4 Mondiali 2006 – Destino azzurro
Italia (2022)
Se siete di quelli che non hanno del tutto superato la mancata partecipazione dell’Italia ai Mondiali in Qatar, rifugiarsi in momenti più fortunati potrebbe essere una scelta valida. Questa nuova docuserie torna al 2006 per raccontare il percorso che portò la Nazionale italiana alla vittoria del suo quarto mondiale a Berlino. Partita dopo partita, gli episodi intrecciano i ricordi dell’allora allenatore Claudio Lippi e di alcuni suoi giocatori, dando maggiore risalto alla componente emotiva rispetto a quella tecnica. Si parla di strategie più o meno sportive, gesti scaramantici, avversari che intimidiscono, tifosi italotedeschi in cerca di riscatto sociale, e degli intenti motivazionali che hanno determinato la gestione della squadra. Con un curioso variare degli stessi aneddoti, a seconda della voce che li racconta.
Dove vederla? Su Sky e Now
Quanto dura? In 3 ore e mezza (4 episodi da 50-55 minuti)
#5 The English Game
Regno Unito (2020)
Chi preferisce tenersi a distanza dal calcio moderno potrebbe infine trovare un certo appagamento in The English Game, la miniserie sulle origini di questo sport. Il creatore è Julian Fellowes, lo stesso di Downton Abbey, e infatti la storia mantiene la sua tipica tendenza a focalizzarsi sulla lotta di classe tra i personaggi. Siamo nel 1870, dove una squadra scozzese composta da operai e una squadra dell’alta borghesia inglese si contendono il trofeo della FA Cup, la competizione calcistica più antica al mondo. Gli eventi, realmente accaduti, sono quelli che portarono il calcio a diventare uno sport sempre meno elitario e introdussero anche atleti divenuti i primi calciatori professionisti.
Dove vederla? Su Netflix
Quanto dura? Poco più di 4 ore e mezza (6 episodi da 43-55 minuti)
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