I migliori episodi tv del 2022
Come accaduto lo scorso anno, tra le serie tv uscite nel 2022 non si trova un gran numero di episodi memorabili. L’impressione è che, con la tendenza a produrre un gran quantitativo di progetti per il binge watching, si sia un po’ persa l’abitudine a sperimentare e confezionare ogni singolo episodio come se fosse un potenziale pezzo pregiato di televisione. Per gli episodi che seguono, pertanto, farsi notare è stato più semplice del solito, abbiano ricreato il caos di una cucina in un’unica scena, replicato un horror rétro, dato risalto all’improvvisazione, miscelato emozioni o dato un grande addio a una grande serie. Molti di loro hanno in comune la scelta di svolgersi in un solo, clustrofobico luogo. E non dev’essere un caso che tutti vengano da un tipo di televisione di cui c’è ancora parecchio bisogno: quella a cadenza settimanale.

I 5 migliori episodi tv del 2022
The Bear – “La recensione”
Stagione 1, episodio 7 (Disney Plus)
Scritto da: Joanna Calo
Diretto da: Christopher Storer
Dei già brevi episodi di The Bear, il penultimo è il più breve. E meno male. Il suo è il punto in cui l’accumulo delle tensioni personali, professionali, culinarie represse dai cuochi indisciplinati del Beef raggiunge una pressione tale da non poter più essere contenuto. Basta una macchinetta per prendere ordini a distanza lasciata accesa per sbaglio, a generare la prima crepa. Il resto è un’esplosione di caos vorticoso e assoluto: urla, scontri, sfrigolii di padelle quasi bruciate, comande che si accumulano e scorte che mancano, stracci che volano e pentole che cadono, altre comande che si accumulano e clienti che attendono, risse sfiorate, coltellate incidentali nelle chiappe, voci che si sovrappongono e silenzi sfiniti in stato catatonico. L’effetto equivale al rumoroso sfiatare di una pentola a pressione: l’ansia sale, le orecchie fischiano, la tachicardia pulsa, e ci sente in colpa per aver ordinato pure la pizza della sera prima. Per venti infiniti minuti, la cinepresa serpeggia in spazi angusti senza mai staccare, ma lo stordimento è tale da non accorgersi dell’esercizio di stile.

House of the Dragon – “Il lord delle maree”
Stagione 1, episodio 8 (Sky e Now)
Scritto da: Eileen Shim
Diretto da: Geeta Vasant Patel
Dal chiudere un mucchio di personaggi in uno stesso posto, si possono ottenere pezzi pregevoli di storia della televisione. Specie se quel mucchio è composto da caratteri suscettibili e selvatici divisi in fazioni. Qui il pretesto sono le ultime ore di vita di un re benevolo e morente, che trova le forze per radunare al suo cospetto (e poi al suo tavolo) tutti gli innumerevoli pretendenti al suo trono. Le indoli manipolatorie osservano, quelle truci scalpitano, sguardi amici e nemici s’incrociano, ma tutto rimane al suo posto. Ci si comporta bene, davanti alla morte. Così bene che il momento più profondo, amorevole, doloroso – una corona che cade, un fratello incompreso che la raccoglie – viene da una scena improvvisata. Il tutto, chiuso da una sola parola, un nome solo sussurrato, ma da cui si scatenerà una maestosa e sanguinosa guerra civile. A dimostrazione che i grandi budget servono a poco, se mancano emozioni e una valida scrittura.

Licantropus
Speciale (Disney Plus)
Scritto da: Heather Quinn e Peter Cameron
Diretto da: Michael Giacchino
Da quando Marvel s’è messa a fare sul serio con la televisione, le cose più appaganti che abbia prodotto vengono dal replicare vecchi stilemi audiovisivi. Lo scorso anno era toccato alla sitcom più classica, stavolta all’horror in bianco e nero. Al centro, una competizione tra cacciatori di mostri dall’aspetto grottesco, che impiegano parecchio ad accorgersi di avere una preda sotto il naso. Tra i corridoi di un labirinto cimiteriale volano teste, sferragliano lame, e grossi artigli spuntano dalle siepi per abbracciare. La resa, infatti, è troppo datata per poter davvero raccapricciare. E poi c’è Gael García Bernal che emana sempre dolcezza e calorosa follia. Anche in versione lupo mannaro.

Severance – “Il nostro vero io”
Stagione 1, episodio 9 (Apple TV Plus)
Scritto da: Dan Erickson
Diretto da: Ben Stiller
Guardare Severance è un’esperienza per niente emozionale: nella vita di un gruppo di impiegati resi chirurgicamente obbedienti da un’azienda misteriosa e asettica, c’è ben poco di eccitante da seguire. Otto, più o meno, sono le ore che si trascorrono cercando di non cedere al sonno arretrato. Ma allo scoccare della nona, le cose cambiano eccome. La presa di coscienza dei personaggi unisce finalmente le loro memorie sdoppiate in un unico mondo, però ha i minuti contati. E allora eccoli muoversi affannati in più direzioni, alla ricerca di pezzi di esistenza da far quadrare, a pensare le strategie più rapide possibili per mettere chi li circonda al corrente della propria condizione. Il risveglio delle emozioni – di chi c’è dentro e di chi guarda fuori – rimaste fin lì anestetizzate, pur doloroso, dà una scossa tale da convincere che valga la pena aspettare la prossima stagione.

Peaky Blinders – “Sotto chiave”
Stagione 6, episodio 6 (Netflix)
Scritto da: Steven Knight
Diretto da: Anthony Bryne
Chi non ha ancora visto Peaky Blinders, si guardi dal leggere questo spoileroso elogio al suo finale. È un consiglio, o forse un monito: la miscela di emozioni che procura lo stare in balia di questi ottantadue minuti di episodio non sarebbe altrettanto intensa conoscendone le anticipazioni. Dentro, Steven Knight vi ha racchiuso tutto quel che ha fatto grande la sua serie: gangster stilosi, inquietudini famigliari, esplosioni scenografiche, proiettilate al rallentatore, simbolismi cromatici, sogni premonitori, e un affetto per i suoi personaggi (la voce di Polly Gray a tenere viva la memoria di Helen McCrory) che porta la storia verso l’epica, oltre il reale. Con Cillian Murphy che stratifica con un magnetismo tale la disperazione e il sollievo di Tommy Shelby di non essere morto fuori né davvero malvagio dentro, da togliere il respiro anche se l’addio è lieto.
Se siete in vena di liste di fine anno, da qui potreste andare vedere chi siano i migliori personaggi del 2022 oppure fare un confronto con i migliori episodi tv dell’anno scorso.
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