5 sfumature di ‘The Crown’
Dei film, serie tv, documentari che raccontano la famiglia reale britannica ormai non si tiene più il conto, ma come The Crown è difficile trovarne. Tante sono le risorse messe in gioco per produrla, che le sue fantasie romanzate, oltre ad appassionare, sono spesso passate per assoluta verità. Adesso che sta per tornare con una terza stagione molto attesa per cast (Olivia Colman su tutti) ed eventi storici che finalmente dovrebbero entrare nel vivo, c’è da chiedersi come sarebbe stata se al dramma maestoso avesse preferito un altro genere.
Ci sono, ad esempio, un thriller che ne proietta la storia nel futuro, un documentario girato (o quasi) dai Windsor in persona, un paio di soap opera più o meno trash, e pure una serie fatta solo di pupazzi. Da vedere nell’attesa del debutto del 17 novembre oppure tra un episodio e l’altro, se proprio non avete voglia di troppa seriosità. Per scoprire, magari, che queste versioni potrebbero piacervi anche di più.
Le serie tv alternative a The Crown

#1 King Charles III (2017)

Cosa dovrei sapere? La storia di questo thriller è ambientata nel futuro (o in una realtà parallela, forse) e s’immagina un Regno Unito abbastanza spaesato dopo la morte della Regina e l’insediamento di Carlo, che non pare molto adatto al ruolo di sovrano neutrale. L’idea viene dall’omonima e apprezzata opera teatrale del drammaturgo Mark Bartlett e del regista Rupert Goold, che ne hanno fatto un film tv per BBC Two, mantenendo quasi tutto il cast originale.
Potrebbe piacermi? Se Shakespeare fosse vissuto in eterno (magari!), questa avrebbe potuto essere una sua tragedia. L’instabilità dell’epoca moderna (Carlo rifiuta di firmare una legge per limitare la libertà di stampa, provocando una guerra civile) è infatti abitata da personaggi che psicologicamente appartengono alle sue opere. Il che, forse, non è poi molto lusinghiero per la famiglia reale, specie per Lady Macbeth-Kate Middleton, come osserva il Guardian. Ma la vera prodezza è la scrittura: tutta in blank verse – il sistema metrico shakespeariano, senza rima e dal ritmo ottenuto alternando sillabe accentate e non accentate – e ogni tanto interrotta dai protagonisti per rivolgersi direttamente al pubblico. L’origine teatrale si percepisce senza pesare. E fa perdonare anche la storia un po’ debole del ribelle Harry inammorato di una popolana.
Dove lo guardo? Al momento soltanto in DVD (qui il trailer)
In quanto tempo lo guardo? In 1 ora e mezza totale
Farebbe al caso mio se… Avete voglia di una storia nuova e siete appassionati di tragedie shakespeariane.

#2 The Royals (2015-2018)

Cosa dovrei sapere? Il fatto che questa serie sia stata creata da Mark Schwahn (lo stesso di One Three Hill), prenda le basi da una versione libraria pop di Amleto (Falling for Hamlet di Michelle Ray) e sia andata in onda sul canale di gossip hollywoodiano E!, dovrebbe bastare a farsene un’idea. Di vero, infatti, c’è solo Buckingham Palace, dove s’intrecciano gli intrighi molto soap di una famiglia reale contemporanea, la cui regina è Liz Hurley, per dire…
Potrebbe piacermi? La provenienza statunitense qui si percepisce tutta nella visione distorta e viziosa della monarchia britannica. Si avverte infatti un certo compiacimento nel dissacrarne l’ideale con un racconto melodrammatico di continui scandali, flirt, avvinghiamenti, omicidi e resurrezioni, suddiviso in lunghi (anche troppo) episodi intitolati come versi dell’Amleto shakespeariano. Un misto di sacro e profano, alto e basso, nobile e trash, insomma, che un po’ ha turbato la critica, tranne quella poco seriosa. Per gli estimatori del grottesco, del piacere del cattivo gusto, potrebbe addirittura creare dipendenza.
Dove la guardo? Su TIMvision e Chili (qui il trailer)
In quanto tempo la guardo? In 28 ore e 10 minuti totali (4 stagioni, 40 episodi da 42-53 minuti)
Farebbe al caso mio se… Vi piace rilassarvi con un po’ di sano trash.

#3 Elizabeth at 90: A Family Tribute (2016)

Cosa dovrei sapere? Se il titolo non fosse già abbastanza eloquente, questo documentario celebra il novantesimo compleanno della Regina. Il documentarista John Bridcut l’ha girato per BBC, mettendo insieme soltanto i filmini privati di famiglia e le reazioni dei membri reali a cui vengono mostrati. L’unico rumore è quello di una vecchia cinepresa, quindi, a cui ogni tanto si sovrappone il vocione narrante del principe Carlo.
Potrebbe piacermi? Questa è l’esatta via di mezzo tra il taglio scandalistico e quello cerimonioso che in genere ci si aspetta quando si parla di famiglia reale britannica. Niente fronzoli, infatti: solo un proiettore e qualche poltrona su cui si accomodano, tra gli altri, i principi Harry e William, e la Regina affiancata dal figlio Carlo. La resa è intima e calda, anche se molto composta, e umanizza non poco il ritratto della sovrana più longeva d’Inghilterra. I filmini casalinghi, passione di famiglia, ripercorrono quasi un secolo, dai primi passi di Elisabetta ai balletti con la sorella Margareth, dalle scorribande sulla sabbia ai bisticci natalizi. Gli sguardi nostalgici e i commenti (auto)ironici su abiti e bronci sono di una normalità inedita. E per i più maliziosi: sì, c’è anche Diana.
Dove lo guardo? Su Dailymotion (qui il trailer)
In quanto tempo lo guardo? In 1 ora e mezza totale
Farebbe al caso mio se… Sulla famiglia reale avete visto quasi tutto, ma mai con il commento dei suoi stessi membri.

#4 The Windsors (2016-in corso)

Cosa dovrei sapere? L’esagerazione è il tratto distintivo di questa parodia della vita dei Windsor trasmessa dal canale britannico Channel 4. Le vicende, con una friabilissima base di realtà, hanno la forma di una soap opera comica, eccetto che per la lunghezza minima. Le stagioni durano due ore al massimo, pur tenendosi al passo con i tempi: ci sono anche Donald Trump, Theresa May e uno speciale sul Royal Wedding di Harry e Meghan Markle. La Regina, invece, rimane un’entità astratta.
Potrebbe piacermi? Per immaginarsi meglio il tipo di serie tv, è come se The Crown fosse stata scritta utilizzando i tabloid come fonti. Nell’economia degli episodi, infatti, ciascun personaggio riveste l’esatto ruolo attribuitogli dalle fantasie mediatiche: ci sono William il pilota mancato, Harry l’analfabeta (con lo stesso interprete di King Charles III), Carlo l’inetto, Kate l’esclusa e Pippa l’arrampicatrice sociale dalle chiappe di ferro, mentre Camilla è la villain che trama per il trono. La comicità non è delle più sofisticate, anzi. Ma la serie strappa ghigni proprio per la demenzialità delle storie e per l’insolente evitare qualsiasi sforzo di realismo o somiglianza con i corrispettivi reali. La brevità, poi, le permette di non sfociare nella noia.
Dove la guardo? Su Netflix (qui il trailer)
In quanto tempo la guardo? In 6 ore e 10 minuti totali (2 stagioni, 12 episodi da 23 minuti + 2 speciali da 47 minuti)
Farebbe al caso mio se… Avete voglia di una distrazione veloce e tutt’altro che seria.

#5 Spitting Image (1984-1996)

Cosa dovrei sapere? Per i britannici questa serie tv è leggenda. Si tratta di un puppet show che per oltre un decennio ha portato sul canale ITV una satira molto tagliente degli anni Ottanta e Novanta, attraverso pupazzi che sono la “copia sputata” (lo dice il titolo) dei personaggi dell’epoca. Alle attenzioni dei caricaturisti Peter Fluck, Roger Law e Martin Lambie-Nairn quasi nessuno è sfuggito: politici, celebrità, religiosi, sportivi e neppure la famiglia reale, ovviamente.
Potrebbe piacermi? Questo show non è proprio la cosa più facile da vedere. Lo stile satirico è molto sottile e non tutti i personaggi sono oggi immediatamente riconoscibili. Inoltre le stagioni sono tante, gli episodi sparsi per il web e soltanto in lingua originale. Ci vuole pazienza, quindi, e anche una buona dimestichezza con l’inglese. Se però si è dotati di entrambi, le gag e i tratti iperbolici dei protagonisti divertono ancora. E poi non solo è un modo diverso per farsi una cultura del periodo, ma anche per prepararsene al ritorno. I nuovi pupazzi di Donald Trump, Vladimir Putin, Mark Zuckerberg, il principe Harry e Meghan Markle sono infatti già pronti. Manca ormai solo un network statunitense disposto a ospitarli.
Dove la guardo? Su Dailymotion, YouTube oppure in DVD (le stagioni complete si possono comprare per pochi euro).
In quanto tempo la guardo? In circa 64 ore totali (18 stagioni, 131 episodi da 25 minuti)
Farebbe al caso mio se… Avete tempo sufficiente, ti piace il vintage e preferisci la satira raffinata.
Se “The Crown” non vi piace e le serie tv alternative proprio non vi interessano, provate a dare un’occhiata a questi titoli molto simili a “Big Little Lies” oppure a questi altri di cui forse non avete ancora sentito parlare.