Un po’ di cose da vedere su RaiPlay
Nel caso abbiate trascorso l’ultimo mese su Marte, RaiPlay si è da poco rinnovata e per celebrare il fatto si è affidata a Fiorello. Dopo una settimana su Rai 1, il suo nuovo show preserale Viva RaiPlay! – un mini-varietà con ospiti molto importanti di diversa generazione – sarà trasmesso soltanto sulla piattaforma streaming del servizio pubblico, con l’ambizioso doppio intento di convincere il pubblico tradizionale e quello del futuro a fare un giro nella sua videoteca virtuale.
RaiPlay, però, funzionava già piuttosto bene da qualche anno, e non solo per vedere o rivedere i programmi dell’attuale palinsesto tv. Ma adesso ha una nuova interfaccia (che ricorda molto Netflix) e ha fatto un po’ di ordine nel suo catalogo di fiction, serie tv, film e trasmissioni storiche e recenti. Le quali, peraltro, sono la sua particolarità di maggior valore, e completano una buona selezione di titoli decisamente più contenuta rispetto a quelle di altri servizi streaming, il che non è necessariamente un male. Se comunque non avete tempo né pazienza di stare sfogliare, qui c’è qualche idea su cosa guardare, divisa per genere e da vedere al massimo in un weekend.
Cosa c’è su RaiPlay
Le fiction
Raccontami – 52 episodi da circa 50 minuti (42 ore e mezza totali)
Volevo fare la rockstar – 12 episodi da circa 50 minuti
Piacciano o meno, le fiction macinano ascolti e sono fibra dell’identità Rai. Non stupisce quindi che la sezione a loro dedicata sia molto ricca di titoli, seppur di qualità altalenante. Quel che sorprende, piuttosto, è che nel rinnovamento sia scomparsa Tutti pazzi per amore, una delle più originali e surreali. Una valida alternativa è Raccontami (2006-2008), cronaca degli anni Sessanta – tra bei sentimenti e qualche imprecisione storica – attraverso le vicende della famiglia Ferrucci, capeggiata da Massimo Ghini e Lunetta Savino. Oppure si può dare un’occhiata a Volevo fare la rockstar, che è appena uscita e racconta la storia (più o meno vera) di una ragazza madre che dopo un incidente si trova a fare un bilancio della sua vita piuttosto frenetica. Uno dei rari casi in cui interpreti molto bravi (Valentina Bellè e Giuseppe Battiston su tutti) risollevano una scrittura abbastanza prevedibile.
Il cinema
Ultimo tango a Parigi (1972) – 2 ore circa
La La Land (2016) – 2 ore circa
Dietro i candelabri (2013) – 2 ore circa
A occhio e croce l’angolo cinema è il più affollato di RaiPlay e comprende grandi classici ma anche film molto recenti. Se siete orientati sui primi ma il bianco e nero non vi appassiona, c’è Ultimo tango a Parigi (senza l’introduzione melodrammatica di Carlo Freccero, state tranquilli). Se invece preferite stare sul moderno, il musical contemporaneo La La Land è sempre una garanzia, anche alla decima visione. Come eventuale bonus c’è poi Dietro i candelabri, un film tv di HBO sulla storia d’amore tra il pianista Liberace e il suo giovane compagno Scott Thorson. Micheal Douglas e Matt Damon interpretano, Steven Soderbergh dirige, e quando il film uscì nel 2013 si guadagnò parecchi premi e nomination.
Le biografie
Fabrizio De André – Principe Libero – 2 episodi da 90 minuti circa (3 ore totali)
Figli del destino – 1 ora e mezza totale
Delle produzioni di Rai Fiction un ramo assai folto è quello delle biografie di figure molto importanti. Lo si trova sotto Grandi personaggi, grandi storie e i nomi tra cui scegliere sono numerosi: Mia Martini, Enzo Tortora, Pietro Mennea, Rino Gaetano, Oriana Fallaci, per dirne qualcuno. La migliore è però Fabrizio De André – Principe Libero (2018) , che nel ripercorrere la vita del cantautore genovese (su cui RaiPlay offre peraltro parecchio materiale) unisce l’impressionante interpretazione di Luca Marinelli a una sceneggiatura ben intrecciata ai testi delle canzoni. Senza nemmeno sfogliare ci si imbatte anche in Figli del destino (2019), una docufiction che ricostruisce le vite di quattro bambini ebrei italiani vittime delle leggi razziali, intervallandole con le loro testimonianze. Visti tempi che corrono, RaiPlay la inserisce con buona perspicacia tra contenuti consigliati: una dei protagonisti è infatti Liliana Segre.
Le Teche
Milleluci – 8 puntate da 61-70 minuti (8 ore e 50 minuti totali)
Il Tastomatto – 8 puntate 62-72 minuti (9 ore totali)
Molte cose di quelle che Techetechetè raccoglie nel preserale estivo hanno ora una categoria tutta per loro, senza dubbio la più preziosa di RaiPlay. Qui si trovano ad esempio gli storici varietà, da Canzonissima a Fantastico, da Indietro tutta! a Scommettiamo che…? (no, non la versione di Michelle Hunziker), molti dei quali offrono un quadro completo della storia del servizio pubblico, e non solo. Come Milleluci (1974), il primo condotto da una coppia di donne, Mina e Raffaella Carrà, che in ogni puntata celebra un diverso tipo di spettacolo con i rispettivi protagonisti. Se avete poco tempo, concentratevi sulla quarta: il tema è la tv stessa e tra gli ospiti s’incontrano Mike Bongiorno, le gemelle Kessler e Celentano. Retrospettiva più spassosa è invece Il Tastomatto (1985), uno zapping fatto a spettacolo, le cui parodie del Trio Lopez-Marchesini-Solenghi sono invecchiate benissimo.
Gli sceneggiati
La freccia nera – 7 episodi da 49-65 minuti (6 ore e 50 minuti totali)
Sabato sera dalle nove alle dieci – 4 episodi da 52-61 minuti (3 ore e 40 minuti totali)
Gli altri contenuti di valore storico sono gli sceneggiati, ovvero i teleromanzi precursori della fiction, spesso tratti da soggetti letterari. Tra i più noti – nella sezione Romanzi in tv – ci sono I promessi sposi, Pinocchio e La freccia nera (1968), che narra di amori, battaglie e intrighi medievali, con protagonista una diciottenne Loretta Goggi. Con l’abitudine alla rapidità delle serie tv moderne, molti titoli potrebbero però faticare ad appassionarvi. Nel caso, potreste allora ripiegare su Sabato sera dalle nove alle dieci (1974), un misto di sceneggiato e varietà. Quattro puntate in cui Gigi Proietti è protagonista di altrettante storie a sé stanti, in qualche modo connesse ad altri show dell’epoca, mostrati nel corso del racconto.
I documentari
Turisti per caso – 13 episodi da 42-109 minuti (14 ore e 40 minuti totali)
Quella notte sulla Luna – 2 ore e un quarto totali
Se avete voglia di un documentario poco convenzionale, la formula di Turisti per caso (1993-2006) è ancora molto originale pur avendo quasi trent’anni. Un giro del mondo mostrato attraverso i filmini di viaggio di Syusy Blady e Patrizio Roversi, e ben ritmato dai loro bisticci di coppia. Forse per il genere ibrido, forse per l’età, lo si trova nella categoria Teche Rai e non tra i documentari – che sono tanti e vari. Purtroppo, il numero di puntate disponibili è abbastanza ristretto. Se invece siete di quelli per cui non c’è documentario al di fuori di un Angela, Piero o Alberto che sia, la scelta è vasta. La puntata di Ulisse – Il piacere della scoperta per i cinquant’anni dallo sbarco sulla Luna è comunque un capolavoro narrativo: l’unicità dell’evento è tangibile, non solo perché non ne esistono altri di simile portata, ma anche per il racconto dei retroscena televisivi e per la suspense che rimane alta fino alla fine, benché l’esito si conosca già. E poi, ci s’imbatte in due Angela al prezzo di una sola puntata.
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