Recensioni

I dieci migliori personaggi del 2018

A voler contare quanti nuovi eroi e antieroi abbia prodotto quest’anno seriale ci si perde prima ancora di finire le dita di una mano. Eppure, nello scegliere i migliori personaggi tv del 2018 le indecisioni si sono rivelate molte meno di quante ci si aspettasse. Un buon personaggio si stampa infatti nella mente forse anche più di una buona serie, pretendendo e calamitando attenzione al di sopra di ogni circostanza. A dispetto, cioè, della centralità del ruolo, delle nomination guadagnate, delle discussioni suscitate. E pure della carica comica, tragica o pruriginosamente molesta trasmessa oltre la parete luminosa del teleschermo.

Dei magnifici dieci degli ultimi dodici mesi seriali – rigorosamente in ordine sparso, perché ciascuno unico a modo suo – non tutti sono l’emblema dell’adorabile, anzi. E da alcuni mai ci si sarebbe attesi di rimanere affascinati. Ma del resto l’imprevedibilità, la capacità di tessere con costanza un velo di incognito sulle proprie azioni e reazioni, è quel che li rende tanto magnetici. Con il grosso aiuto, naturalmente, dell’estro talentuoso di chi li interpreta.

I migliori personaggi del 2018

YouTube/SpettacoloEU

Sole Pietromarchi

(Elena Lietti)
Il Miracolo

È lezioso dirlo, ma Sole Pietromarchi – oltre a uno dei migliori personaggi tv del 2018 – è la luce de Il Miracolo. L’Agnese Renzi sovversiva, la first lady che non ti aspetti. Perché lei first lady non voleva neppure esserlo. Ha molte nevrosi e pochi filtri, provoca con aria di sufficienza, è madre degenere e non si affatica a nasconderlo. Per diversivo si aggrappa a ogni inezia captino le sue pupille e ne fa capricciosi terremoti. Si annoierà anche, ma il suo prendere a calci il perbenismo (ormai svanito) della politica è puro spasso.

Ora legale 2018-The End of the Fucking World
YouTube

James e Alyssa

(Alex Lawther e Jessica Barden)
The End of the F***ing World

Sì, l’adolescenza fa abbastanza schifo. E questi due teenager hanno reso l’idea come da tempo non si vedeva in tv. James e Alyssa, il sedicente psicopatico e la provocatrice rabbiosa in fuga senza meta da tutto e da tutti. Pensano cose e fanno l’esatto contrario, si credono inetti sociali ma scoprono di non essere poi così sbagliati. Solo, di avere un’età che fa di piccoli e grandi problemi la fine del mondo. Tenera è la loro meraviglia nell’accorgersi di saper voler bene e poter farsi voler bene, anche con le proprie stramberie. Peccato ci arrivino dopo aver infranto parecchi limiti di legalità.

YouTube/BBC Three

Eve Polastri

(Sandra Oh)
Killing Eve

L’icona di questo apprezzato spy thriller è per i più la psicopatica Villanelle (Jodie Comer), terminator statuario e conturbante. Ma anche Eve Polastri non scherza affatto. In principio spia impressionabile e refrattaria all’azione, la sua progressiva perdita di innocenza è il cuore pulsante della storia, oscillando in continuazione tra l’essere prima gatto inconsapevole, poi topo spaurito e poi ancora gatto, questa volta affamato però. Un’ambiguità che emerge all’alleggerirsi da ogni scrupolo per agguantare la preda da cui tanto è tratta. E Sandra Oh è eccellente nel rendere il tutto tragicomico.

La linea verticale personaggi Giorgio Tirabassi
RaiPlay

Marcello

(Giorgio Tirabassi)
La linea verticale

Nel microcosmo ospedaliero de La linea verticale si aggira una fauna di pazienti tipo dalle fobie e manie allegramente esasperate. Il paradosso è che tra questi si finisce per affezionarsi al meno adorabile. Marcello, il “competente delirante”, il veterano del ricovero che ormai dispensa pareri medici pure ai medici. Il tizio ciarliero in cui chiunque almeno una volta si è imbattuto e il compagno di stanza da cui tutti fuggono. Per questo, s’incarica solerte di andare a spargere terrore tra i letti. Giorgio Tirabassi gli dona i vezzi di uno spiritello evanescente, quasi più immaginario che reale. Accendendo d’intensità anche un monologo sugli aromi che fa chiedere perché non sia presenza fissa del teleschermo.

Kidding Jim Carrey migliori personaggi 2018
YouTube/Kidding on Showtime

Jeff Piccirillo/Mr. Pickles

(Jim Carrey)
Kidding

È tenero, ingenuo e molto, molto arrabbiato. Jeff Piccirillo non sa però come sfogarsi, perché ha sempre identificato se stesso con il suo alter ego Mr. Pickles, idolo televisivo dei bambini. Nella diffusa celebrazione dell’antieroe, il suo personaggio affronta un percorso più che raro. Jeff non deve redimersi, bensì imparare a sporcarsi, a umanizzarsi (nel senso profano del termine). E la goffaggine dei suoi sforzi cade spesso nell’esagerazione. Non ci fosse bisognerebbe inventarlo. Esistesse si vorrebbe adottarlo. Il protagonista di Kidding è già esemplare protetto. Ma non avesse avuto il volto di Jim Carrey forse non sarebbe stato lo stesso.

YouTube

Sebastiano

(Antonio Albanese)
I Topi

Antonio Albanese riesce a farsi perdonare tutto. Compreso l’aver portato in tv l’ennesima serie mafioseggiante. Merito di un latitante che di torvo e pericoloso ha ben poco. Sebastiano non fa paura. Sebastiano ha paura. Di farsi scoprire come di vedersi correggere il congiuntivo. Con lui essere boss diventa onere ansiogeno, più per la sua ignoranza retrograda che per il rischio del trafficare losco. Personificazione irrisoria non del malavitoso, ma dell’italiano medio, qualsiasi assurdità reciti il suo copione sembra un repertorio delle moderne indignazioni social. E qui sì che son brividi.

Sharp Objects migliori personaggi 2018
YouTube

Camille Preaker, Adora Crellin e Amma Crellin

(Amy Adams, Patricia Clarkson ed Eliza Scanlen)
Sharp Objects

Scegliere tra i tre volti femminili di Sharp Obects è impresa ardua e nemmeno troppo corretta. In fondo, Camille, Adora e Amma sono un’unica persona, o meglio, tre declinazioni patologiche di un unico trauma. Al vederle comparire insieme sul teleschermo triplica anche l’irritazione che riescono provocare. Una piccola colpevole preferenza è però tutta per Adora, regina indiscussa del dramma, artista della manipolazione tramite esaurimento nervoso simulato all’occorrenza. Non avesse effetti altamente letali, sarebbe tecnica su cui scrivere utili manuali.

YouTube/HBO

Roman Roy

(Kieran Culkin)
Succession

Sul perché Roman Roy sia tanto godibile – e dunque uno dei migliori personaggi tv del 2018 – bisognerebbe seriamente interrogarsi. È il più viziato tra i viziati di una dinastia potentissima, non si suda alcun incarico e combina con leggerezza enormi casini. È l’emblema del disprezzabile, eppure grazie a lui si sopravvive fino agli ultimi, esplosivi episodi di Succession. Ha vena comica, il ragazzo, e l’aria della peste colta perennemente con le dita appiccicose di marmellata. Sarà anche per la faccia da schiaffi di Kieran Culkin, bravo poi a farne subodorare una profondità sconosciuta invece ai suoi familiari. Specie al cognato bonaccione Tom (Matthew Macfadyen), che in parallelo, ma con direzione opposta, rivela il germe radicato dell’opportunismo.

Bodyguard personaggi Nadia Ali
Netflix

Nadia Ali

(Anjli Mohindra)
Bodyguard

In Bodyguard compare poco, ma ha fatto discutere molto. Perché da indifeso strumento kamikaze, Nadia Ali si rivela invece mente criminale attiva. “Confermando il binomio islamico-terrorista”, qualcuno se ne è prontamente lamentato. “Infischiandosene finalmente della logica di stereotipi e contro-stereotipi che sta appiattendo molti estri creativi”, vien da ribattere. Anche perché le donne come lei sono una realtà concreta. Hanno vissuto nell’ombra, e nel diventare parte integrante di cellule terroristiche colgono un’occasione per rivendicare studi e intelligenza. Spesso, con il più feroce spirito di rivalsa.

Maniac Justin Theroux migliori personaggi 2018
YouTube/Netflix

Dr. James K. Mantleray

(Justin Theroux)
Maniac

Fossero state orfane del Dr. Mantleray, le parti non oniriche di Maniac avrebbero brillato decisamente meno. Lo scienziato pazzo, che pare un villain perfetto, ha infatti in realtà più bisogno di una terapia di chi si sottopone alla sua terapia. Il suo problema si chiama “mamma” ed è piuttosto ingombrante. Tanto da proiettarne sul parrucchino posticcio (che camuffa le virtù somatiche di Justin Theroux) un’ombra nerissima di complesso di inferiorità. Il che lo rende assai represso e (purtroppo per le sue turbe) amabilmente grottesco. Cosicché una serie a parte sulla lista dei suoi traumi non sarebbe affatto una cattiva idea.

Sfondo copertina: Freepik

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