Ora legale 2018: 10 maratone seriali ad hoc
Ritorna l’ora legale, le giornate si illuminano e si inizia ad avvertire il profumo della calda stagione. Melodia pura, certo. Ma in termini televisionari, quanti episodi costa dover spostare le lancette in avanti? Se il weekend si prospettava all’insegna del binge watching, niente allarmismi (nè calcolatrici)! Bastano un po’ di maratone veloci e che possibilmente non favoriscano l’assopimento. Ecco allora 10 idee seriali da recuperare (o riguardare), a prova di sonno e anche di sbalzi di umore.
Le maratone veloci per il weekend dell’ora legale
1. The End of the F***ing World
Breve, incalzante, tragicomica. The End of the F***ing World è non solo la miglior novità finora portata dal 2018, ma anche l’antidoto perfetto contro gli effetti collaterali dell’ora legale. Questo dramedy britannico è una delle maratone più veloci: scorre in una manciata di ore (che sia una notte o un pomeriggio), senza che nemmeno ve ne accorgiate. Il viaggio del sedicente psicopatico James e della sfacciata Alyssa è infatti una rocambolesca sequela di sventure, vista con lo sguardo catastrofista di due adolescenti in fuga dall’ordinario. Il rischio di assopirsi è scongiurato dal curioso intreccio tra il disvelarsi di emozioni e il crescendo di guai, tanto folle da far sorridere. Chi soffrisse di malumore, tuttavia, potrebbe avvertirne più forte il retrogusto amaro.
Dove guardarla: Netflix
Tempo richiesto: 8 episodi da 22 minuti (3 ore totali)
Rischio assopimento: Basso
Rischio malumore: Basso/Medio
2. Dark
Dark, lo si è già detto, si presta bene al binge watching. Un po’ crime sovrannaturale e un po’ drama familiare, la serie tedesca distribuisce con astuzia il disvelarsi dell’oscura scomparsa di un ragazzino, inghiottito dalla foresta. Difficile appisolarsi, dunque. Anche perché il racconto si stratifica su più livelli, tra diverse dimensioni temporali, inquietanti eventi metafisici e i segreti nascosti da ciascun personaggio. Le atmosfere cupe e piovose potrebbero però non aiutare il buonumore, con un’aggravante in più. I rami narrativi (specie quelli genealogici) sono piuttosto intricati, minandone a tratti la facilità di comprensione.
Dove guardarla: Netflix
Tempo richiesto: 10 episodi da 45-60 minuti (8 h)
Rischio assopimento: Basso
Rischio malumore: Medio
3. Tabula Rasa
Non è serie di pregio indiscutibile e, vista la tendenza ridondante, potrebbe a tratti tediare gli assidui del thriller. Ma Tabula Rasa dovrebbe aiutare i più suggestionabili a combattere il sonno da ora legale, con la sua deriva grottesca e anche un poco horror. Per capire cos’abbia combinato Mie – rinchiusa in un ospedale psichiatrico e coinvolta in un caso di scomparsa – si è obbligati a seguirne i pensieri deliranti, amnesie (involontarie e non) comprese. Il che prevede, tra un’allucinazione e l’altra, anche qualche camminata notturna nella foresta belga e il girovagare per una vecchia casa infestata. Considerato però il livello ansiogeno, meglio lasciarla tra le maratone da evitare se l’arrivo dell’ora legale non è solito giovare al vostro umore.
Dove guardarla: Netflix
Tempo richiesto: 9 episodi da 50 minuti (7 h)
Rischio assopimento: Basso/Medio
Rischio malumore: Medio
4. The Sinner
Scartata l’opzione Tabula Rasa per alto rischio vulnerabilità, si può sempre ripiegare su The Sinner, il mini-thriller americano che ha riportato Jessica Biel in tv dopo Settimo Cielo. In effetti, la sua Cora Tannetti è una sorta di Mary Camden che ha reagito ai moralismi cattolici dei genitori imboccando la strada più deviata. Tanto che, durante una tranquilla giornata in spiaggia, obbedisce all’impulso di accoltellare il vicino di asciugamano. Senza apparente motivo. Sarà compito di un ostinato ed eccentrico detective scavare nel passato da lei rimosso, per capire cosa sia scattato nella sua mente. Nonostante la doppia nomination ai Golden Globe, The Sinner incappa in qualche lacuna e non è affatto il giallo psicologico che vuol sembrare. Ma l’incastonarsi di ogni tessera si vela di una dose di mistero sufficiente a catturare l’attenzione.
Dove guardarla: Infinity
Tempo richiesto: 8 episodi da 41 minuti (5 h)
Rischio assopimento: Basso
Rischio malumore: Basso
5. The Handmaid’s Tale
Inutile indorare la pillola. The Handmaid’s Tale non è una delle maratone più veloci ed è il modo più crudele per non farvi chiudere occhio. Ma, arrivati in fondo a questo trattamento strong (o meglio, shock), sarete grati. Perché la serie Hulu ispirata all’omonimo romanzo di Margaret Atwood – e di ritorno in aprile – è un autentico incubo dalla lungimiranza affascinante. Il suo futuro distopico, che immagina gli Stati Uniti come un regime teocratico in cui le donne sono ridotte a schiave sessuali, è infatti di un’attualità disarmante. Tutte le assurde brutture del mondo moderno vengono raccontate senza distinzioni culturali, poiché qualsiasi sorta di integralismo può capovolgere all’improvviso anche l’esistenza più emancipata. Il precipitare degli eventi non dà tregua (soprattutto nella prima metà) e le immagini sono a dir poco disturbanti. Di certo, ecco… non porterà ventate di buonumore.
Dove guardarla: TIMVision
Tempo richiesto: 10 episodi da 47-60 minuti (10 h)
Rischio assopimento: Basso
Rischio malumore: Molto alto
6. Black Mirror
Disturbante ma di valore è anche Black Mirror, che del racconto distopico ha fatto la sua specialità. Mantenendo come filo rosso l’impatto delle nuove tecnologie, l’ideatore Charlie Brooker pennella la società moderna attraverso futuri non così rosei. Uno, cioè, per ciascuno dei diciannove episodi suddivisi in quattro brevi stagioni. E se, valutandone la violenta (ma sincera) intensità, guardarli tutti in un’unica maratona è scelta stoica, il web pullula di classifiche che potrebbero semplificarvi la scelta. Come quella stilata da Esquire, piuttosto vicina al gradimento di chi scrive, amante del crudo Zitto e balla, dell’assurdo Messaggio al Primo Ministro e degli onirici San Junipero e Torna da me. Qui il vantaggio è poter comporre le maratone un po’ come volete.
Dove guardarla: Netflix
Tempo richiesto: 19 episodi da 41-89 minuti (19 h)
Rischio assopimento: Nullo
Rischio malumore: Altissimo
7. Easy
Se il calare della palpebra rischia di minare la serenità del binge watching, potreste optare per la via antologica. Come Black Mirror, anche Easy si compone di episodi a sé stanti, solo decisamente meno disturbanti. Questo dramedy scritto e diretto da Joe Swanberg si limita infatti a spiare i frammenti di vita di persone comuni, alle prese con questioni ancor più ordinarie. Per le vie di Chicago si incontrano coppie intente a ravvivare la vita matrimoniale (ognuna a modo proprio), fratelli aspiranti birrai, fumettisti che trasformano in arte le loro disavventure sentimentali. Affidandosi a interpreti d’eccezione (ci sono anche Orlando Bloom, Marc Maron, Dave Franco ed Emily Ratajkowski), la serie si premura di tanto in tanto di tornare a vedere se e come le vite dei protagonisti si siano evolute. Perciò con gli episodi a loro dedicati si possono costruire veloci mini-maratone. Non tutte le storie avanzano con un buon ritmo, ma riescono a fare della semplicità la propria gradevole forza.
Dove guardarla: Netflix
Tempo richiesto: 16 episodi da 30 minuti (8 h)
Rischio assopimento: Medio (dipende dagli episodi)
Rischio malumore: Basso
8. Capital
Spostando lo sguardo sui sobborghi londinesi, qualcuno si diletta nell’inquietare la placida Pepys Road. Nulla di sconvolgente, sia chiaro. Soltanto alcune semplici cartoline che, dalle cassette della posta, gridano “We Want What You Have”. Per capire chi sia a reclamare quel che gli abitanti della via possiedono (ovvero case riscopertesi di valore in un quartiere non più anonimo), la miniserie BBC Capital impiega solo tre episodi. Il mistero fa tuttavia da semplice collante in un autentico ritratto sociale, che si intrufola di porta in porta per raccontare di solitudine, crisi economica, integrazione, integralismo. Le vite delle famiglie più variegate si intrecciano così per restituire un microcosmo completo nella sua attualità, con la fascinosa abilità narrativa che distingue la serialità britannica.
Dove guardarla: Sky Go
Tempo richiesto: 3 episodi da 60 minuti (3 h)
Rischio assopimento: Basso
Rischio malumore: Medio
9. La Linea Verticale
Micro-ritratto sociale è anche quello di La Linea Verticale, che sposa però la via tragicomica. La serie firmata da Mattia Torre è un concentrato di sentimenti e di ironia deliziosa, che riporta umanità tra le corsie d’ospedale. A renderla curiosa è il punto di vista, capovolto questa volta dalla parte del paziente. Quella di Luigi, per la precisione, chiamato a combattere un cancro al rene sinistro, in un reparto di urologia oncologica popolato di figure caricaturali. Il Valerio Mastandrea dal pensiero nevrotico e paranoico, in costante bilico tra sogno e realtà, vale quasi da solo la visione di questo dramedy tutto italiano. Versante veloce e leggero di un genere dal sarcasmo qui addolcito.
Dove guardarla: RaiPlay
Tempo richiesto: 8 episodi da 30 minuti (4 h)
Rischio assopimento: Nullo
Rischio malumore: Basso
10. Will & Grace
Se davvero il ritorno dell’ora legale è fattore sconvolgente, meglio optare allora per maratone veloci delle comedy più pure. Alle repliche nostalgiche di Friends e compagne, scaltra alternativa è Will & Grace. Il revival della sitcom ha mantenuto tutta la freschezza che ne ha fatto un cult, insaporendosi però con i riferimenti alla cultura pop attuale. Il che la incorona ricomparsa televisiva senz’altro più riuscita (tanto da avere già in programma altre due stagioni), perché le disavventure e la chimica tra Will, Grace, Jack e Karen sono tutt’altro che arrugginite. Antidoto sempre efficace a noia sonnecchiosa e volubilità.
Dove guardarla: Infinity
Tempo richiesto: 12 episodi da 20 minuti (4 h)
Rischio assopimento: Nullo
Rischio malumore: Basso
Sfondo copertina: nenilkime/Freepik