10 serie tv da vedere a novembre
Novembre è da sempre il mese in cui s’inizia a trascorrere un po’ più di tempo in casa, al caldo, possibilmente sul divano. Il 2020 però non ha lasciato proprio altra scelta, e siccome sembra molto probabile che passeremo almeno le prime settimane di questo novembre senza uscire – almeno la sera – conviene tenere sottomano una lunga lista delle serie tv da vedere. Oltre a due ritorni piuttosto attesi, stavolta ci sono uscite che vengono da tutto il mondo e sono piuttosto particolari: ci sono una serie sovrannaturale egiziana, una dai disegni che sembrano reali, una fatta di tanti film diversi, e una che racconta la guerra in Siria. L’attenzione, comunque, è abbastanza concentrata su una produzione che potrebbe essere molto importante per la serialità italiana. Astenersi impressionabili.
Le serie tv da tenere d’occhio a novembre 2020
Paranormal
5 novembre – Netflix
6 episodi
È la terza serie originale prodotta da Netflix in Medio Oriente, nonché la prima egiziana. Si tratta di una serie sovrannaturale, ambientata nel 1969 e con protagonista il dottor Refaat Ismail (Ahmed Amin), un ematologo particolarmente cinico che deve arrendersi al proprio scetticismo quando s’imbatte in una serie di eventi paranormali. La storia non è del tutto inedita: è tratta dai romanzi tascabili (i cosiddetti “Rewayat”, pubblicati dalla famosa casa editrice Modern Arab Association) dello scrittore egiziano Ahmed Khaled Tawfik. Tawfik è considerato il primo autore contemporaneo ad aver scritto libri thriller, horror e di fantascienza nel mondo letterario arabo. Fino alla sua morte, nel 2018, Tawfik scrisse oltre 200 romanzi tascabili, di cui 81 incentrati sulle avventure del dottor Ismail.
Romulus
6 novembre – Sky Atlantic HD
10 episodi
È la serie tratta da Il primo re, il film del 2019 che raccontava la storia di Romolo e Remo. Proprio come il film, Romulus è scritta e diretta da Matteo Rovere, è ambientata nell’ottavo secolo a.C nel Lazio, ed è recitata in protolatino (cioè un idioma piuttosto incomprensibile che si pensa si parlasse prima del latino), ma si può guardare anche doppiata in italiano. La serie si distingue tuttavia dal film per la storia, che è più ampia e segue nuovi personaggi. In particolare, Romulus prova a immaginarsi gli eventi che portarono alla nascita di Roma, partendo da una lotta generazionale per prendere il comando delle tribù laziali. Oltre a Rovere, a dirigere gli episodi sono Michele Alhaique ed Enrico Maria Artale. Piccola postilla sulla digiribilità della serie, che come il film è piuttosto cruda. Ma per accorgersene basta vedere il trailer.
The Liberator
11 novembre – Netflix
4 episodi
Questa è una serie di animazione un po’ strana: le sue immagini non sono classici disegni, bensì sono state ottenute sovrapponendo la grafica al computer alle scene girate con veri attori. La tecnica usata di chiama Trioscope Enhanced Hybrid Animation e ricorda quella del rotoscopio, già usata dalla serie Undone. La storia invece è ambientata durante la Seconda guerra mondiale, nel periodo dell’arrivo degli alleati in Italia nel 1943. Il suo protagonista è il capitano Felix Sparks (Bradley James), che appartiene a un’unità di soldati composta perlopiù da cowboy, nativi americani e messicani, e con loro deve affrontare una battaglia lunga 500 giorni per liberare l’Europa. Si tratta di una storia vera, che lo scrittore Alex Kershaw raccontò nel suo libro Il liberatore, pubblicato nel 2013. La data di uscita non è casuale: negli Stati Uniti l’11 novembre si celebra il Veterans Day.
Il quarto processo
11 novembre – Netflix
8 episodi
Nel 1993 a Boston un ragazzo afromericano di 19 anni, Sean K. Ellis, fu accusato di aver ucciso un agente di polizia. Ellis subì tre processi in un anno, fu dichiarato colpevole e condannato. Soltanto nel 2015, dopo 22 anni di carcere, i suoi avvocati riuscirono a farlo scagionare provando la corruzione di alcuni poliziotti e l’inaffidabilità dei testimoni. Questa docuserie ripercorre la vicenda in vista di un quarto processo, che potrebbe dichiarare Ellis definitivamente innocente o colpevole. Si parla quindi di argomenti molto attuali negli Stati Uniti: il razzismo sistemico, la corruzione delle forze di polizia e il funzionamento del sistema giudiziario americano. La serie è diretta da Rémy Burkel e prodotta da Jean-Xavier de Lestrade, che nel 2001 vinse un Oscar per Murder on a Sunday Morning e nel 2018 per Netflix girò nuovi episodi di The Staircase, entrambi documentari su errori di giustizia a sfondo razzista.
The Crown 4
15 novembre – Netflix
10 episodi
La quarta stagione di The Crown è forse anche quella più attesa dall’inizio della serie sulla storia della famiglia reale britannica. Un po’ perché gli eventi iniziano ad avvicinarsi ai giorni nostri. Un po’ perché per la prima volta compariranno due personaggi importanti: Diana Spencer (interpretata da Emma Corrin), futura moglie del principe Carlo, e Margaret Thatcher (interpretata da Gillian Anderson), prima ministra britannica. Gli episodi racconteranno il periodo compreso tra il 1977 e il 1990 e nel ruolo della regina Elisabetta ci sarà ancora Olivia Colman. Poi, per le prossime due stagioni – che saranno anche le ultime – il cast cambierà di nuovo.
Fargo 4
16 novembre – Sky Atlantic HD
11 episodi
Già programmata per lo scorso aprile, la nuova stagione del thriller antologico Fargo è stata posticipata a causa del blocco delle produzioni dovuto al coronavirus. Le riprese però erano quasi ultimate, perciò la serie se l’è cavata con pochi mesi di ritardo. Stavolta gli episodi sono ambientati nel 1950 a Kansas City, nel Missouri, dove due gruppi di criminali immigrati – uno italiano, l’altro afroamericano – hanno sancito una tregua che sembra non più molto duratura. Il protagonista è il comico Chris Rock, e nel cast compaiono anche Salvatore Esposito (Gomorra) e Tommaso Ragno (Il Miracolo).
The Wonderful Mickey Mouse
18 novembre – Disney+
4 episodi
Il 18 novembre del 1928 il primo cortometraggio ufficiale con protagonista Topolino fu proiettato nei cinema. Il titolo era Steamboat Willie e – sarà capitato di imbattercisi – vedeva un Topolino ancora piuttosto abbozzato fischiettare alla guida di un battello a vapore. Fino a oggi Disney ha prodotto 133 cortometraggi con Topolino, e in occasione del suo 92esimo compleanno ne ha creati quattro nuovi. Ciascuno durerà circa 7 minuti e avrà per protagonisti anche gli altri personaggi del cartone Disney, da Minnie a Pluto, da Paperino a Gambadilegno.
Small Axe
20 novembre – Prime Video
5 episodi
È una miniserie scritta, diretta e prodotta da Steve McQueen, il regista britannico che nel 2013 vinse un Oscar per 12 anni schiavo. Gli episodi sono film a sé stanti, ognuno dei quali racconta una storia diversa ambientata nella comunità indiana di Londra, tra il 1969 e il 1982. Il filo conduttore è la forza di volontà dei protagonisti, che s’ispirano a persone che sono riuscite a cambiare la propria vita nonostante vivessero in un contesto di forte razzismo e discriminazione. Il titolo si riferisce infatti al proverbio giamaicano “If you are a big tree, we are a small axe” (cioè, “Se voi siete un grande albero, noi siamo una piccola ascia”), secondo cui anche i piccoli eventi possono provocare grandi cambiamenti. Tra gli intrepreti principali ci sono Letitia Wright (Black Mirror), John Boyega (nel cast dell’ultima trilogia di Star Wars) e Malachi Kirby (Diavoli).
Marvel’s 616
20 novembre – Disney+
8 episodi
Gli appassionati dei film Marvel potrebbero colmare un po’ del vuoto cinematografico di questo periodo guardando questa docuserie originale Disney. Ogni episodio è diretto da un regista diverso e si focalizza su un aspetto differente dell’universo della Marvel. Si parla di personaggi pionieristici o da riscoprire, fumettisti, cultura pop e fenomeni di fandom, e del modo in cui la nota casa editrice statunitense sia riuscita a intrecciare tutti questi elementi nei propri film e fumetti.
No Man’s Land
22 novembre – Starzplay
8 episodi
La squadra creativa che ha prodotto No Man’s Land è piuttosto rassicurante. La serie è co-creata dagli sceneggiatori israeliani Ron Leshem (già ideatore della serie Euphoria, poi riadattata dagli americani), Maria Feldman (Fauda e False Flag), Eitan Mansuri (Quando gli eroi volano) e Amit Cohen (False Flag). La storia è ambientata durante la guerra civile siriana e segue un giovane francese che parte alla ricerca della sorella, probabilmente morta. Questo viaggio lo porterà a unirsi alle unità combattenti curde e a un gruppo di idealisti di nazionalità diversa, che hanno lasciato i propri paesi per aiutarle a combattere contro l’ISIS. Gli episodi dovrebbero quindi fornire un ritratto abbastanza fedele del conflitto in Siria e dell’influenza che nell’ultimo decennio ha avuto sul mondo intero.
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