7 serie horror per chi non ama gli horror
Se non siete tipi da horror, questa stagione televisiva potrebbe essere per voi piuttosto impegnativa: ovunque ci si giri, ci si imbatte in nuove serie tv spaventose e consigli di visione per un Halloween da paura. C’è però un modo per entrare comunque in atmosfera senza tuttavia fare grandi balzi sul divano, ed è partire da quelle più leggere, dove la quota di inquietudine e scene disturbanti è piuttosto attutita, in alcuni casi fino a divertire. Qui ne trovate sette, in ordine di grado di paura, dalle più tranquille a quelle che qualche brivido potrebbero procurarvelo. Poi, se proprio vi mettono ansia, potete tenere sottomano questi trucchi per affrontare con successo film e serie tv horror. O almeno, lo si spera.

Un po’ di serie tv horror leggere
What We Do in the Shadows
Disney+
6 stagioni – 54 episodi da 22-30 minuti
Uno dei modi migliori per approcciarsi alle serie tv horror è partire da quelle che fanno ridere. Guardandole ci si abitua infatti agli elementi del genere, senza tuttavia stare a contatto troppo a lungo con emozioni scomode e scene disturbanti. Come accade in What We Do in the Shadows, un falso documentario su un gruppo di vampiri ultracentenari emigrati a New York, che cercano ridicolmente di integrarsi con la vita della società moderna, senza rinunciare però ai propri istinti più macabri. Il regista Taika Waititi l’ha tratta da un suo omonimo film del 2014, facendone un ibrido tra The Office e il Dracula morto e contento di Mel Brooks. Riti antichi, appuntamenti romantici, giri al supermercato (il protagonista Nandor l’Implacabile ha una passione particolare per glitter e carta crespa): non c’è un minuto che non emani una stranezza inebriante. E intanto ci si recupera una delle comedy più apprezzate degli ultimi anni.

Buffy l’ammazzavampiri
Disney+
7 stagioni – 144 episodi da 42–51 minuti
Quando si parla di serie tv horror – leggere, per giunta – è difficile lasciare fuori Buffy l’ammazzavampiri. Quando arrivò in tv, nel 1997, introdusse non solo una nuova prospettiva sul genere, ma anche un nuovo tipo di teen drama: quello tosto, adulto, capace di toccare picchi oscuri e poi risollevare gli animi con scambi di battute piuttosto acuti. Qui non troverete la classica bionda graziosa e minuta che viene uccisa dal killer di turno, bensì l’esatto contrario. Buffy Summers (Sarah Michelle Gellar) è infatti una liceale che, insieme al suo gruppo di amici per niente popolari, porta avanti il ruolo di prescelta nel dare la caccia a demoni e vampiri. Ogni puntata tocca temi personali, relazionali, esistenziali significativi, ma senza rivelarlo troppo. Il creatore Joss Whedon li ha nascosti sotto uno strato di espedienti horror ed effetti speciali che inizialmente paiono rudimentali, ma via via si fanno sempre più credibili. Inferi, cimiteri, case stregate, creature mostruose: tutto è costruito per sviare le aspettative. Ci sono anche tre episodi di Halloween (aracnofobici, state vigili).

iZombie
Netflix
5 stagioni, 71 episodi da 42 minuti
Senza Buffy non ci sarebbe stata Veronica Mars. E senza Veronica Mars non ci sarebbe stata iZombie. I creatori delle ultime due, infatti, sono gli stessi. Anche qui c’è una protagonista giovane, bionda, minuta, ma stavolta per niente umana. Non più, almeno. Olivia Moore (Rose McIver) è un’ex specializzanda in medicina che, dopo un’incidente che l’ha trasformata in zombie, è costretta a nutrirsi di cervelli umani per tenere a bada i suoi istinti feroci. Il modo più facile per poter avere cadaveri freschi a disposizione – senza uccidere nessuno – è reinventarsi medico legale. Ma presto scopre di poter assorbire i loro tratti e le loro memorie, aiutando la polizia a risolverne i casi. La serie si basa sugli omonimi fumetti pubblicati da DC Comics, e la componente da poliziesco classico potrebbe distrarvi da quella più raccappricciante. Per sicurezza, però, conviene consumarla lontano di pasti.

Piccoli brividi
Disney+
10 episodi da 36-48 minuti
Per chi vuole iniziare a fare sul serio, e cioè preferisce abbandonare i toni comici, la versione televisiva più recente di Piccoli brividi potrebbe essere un ottimo punto di partenza. D’altronde, lo sono stati anche i romanzi di quell’infinita serie di horror per ragazzi che si collezionavano negli anni Novanta. La formula racconta in ogni stagione una diversa storia cupa. Nella prima – uscita un anno fa proprio ad Halloween – un gruppo di giovani studenti s’avventura nelle indagini sulla morte di un ragazzino avvenuta tre decenni prima, scoprendo man mano segreti oscuri che riguardano i loro genitori. La seconda uscirà invece a gennaio e parla di due fratelli adolescenti la cui casa è minacciata da forze oscure (nostalgici di Friends, il protagonista è David Schwimmer). Secondo la critica, a cui è piaciuta abbastanza, in alcuni momenti riesce a essere davvero spaventosa. Ma potete farcela, anche perché è consigliata dai 14 anni in su.

Scream Queens
Disney+
2 stagioni, 23 episodi da 42-44 minuti
Oltre a saper raccontare sofferte storie di minoranze (come in Pose), frugare tra i panni sporchi dell’élite (come in Feud), e ricostruire alacremente noti casi criminali (come in Monster), Ryan Murphy riesce benissimo in un’altra cosa: dare forma a personaggi intenzionalmente privi di spessore, così piatti da diventare assurdi. Come le protagoniste di Scream Queens, commedia nera dove le infiocchettate componenti di una sorellanza universitaria vengono prese di mira da un serial killer tutto rosso che dopo vent’anni torna a colpire. Al contrario di Buffy, qui l’archetipo horror della giovane carina e non troppo sveglia, destinata a morte certa, è parecchio marcato: quando arriva il momento di fare scelte, i personaggi hanno un fiuto infallibile per quelle sbagliate. Ma il fatto che lo spirito sia giocoso non significa che ci si trovi al riparo da quegli sprazzi molto splatter con cui Murphy si diverte a disgustare. Se siete amanti di Agatha Christie, la formula del gioco è la stessa di Dieci piccoli indiani.

Z Nation
Prime Video
5 stagioni, 68 episodi da 41-85 minuti
Avete presente la saga di Sharknado? Ecco, Z Nation viene dalla stessa casa produttrice. Si tratta di The Asylum, nota per i suoi mockbusters, ossia parodie di film e serie tv molto popolari, dei quali calcano i tratti più assurdi. Per intenderci, questa è la versione ridicola di The Walking Dead (ma ricorda anche parecchio The Last of Us). Gli eventi sono ambientati tre anni dopo un’apolisse zombie che ha quasi sterminato l’umanità, e seguono un gruppo di superstiti in un viaggio da New York alla California, per trasportare l’unico uomo sopravvissuto al virus letale che l’ha provocata, nella speranza di creare un vaccino. Il grado di horror non è per niente leggero. Ma basta ricordarsi che, quando la tensione si fa densa, quasi sempre culmina in scene ricolmente grottesche.

Evil
Paramount+
4 stagioni, 50 episodi da 40-62 minuti
Una psicologa forense scettica, un aspirante prete e un informatico vegono ingaggiati dalla Chiesa cattolica per indagare su fenomeni paranormali e capire se siano davvero tali oppure ci sia una spiegazione razionale. La quota horror della serie è soft, ma non abbastanza da non inquietare: cigolii, sussurri, cadaveri malmessi e incubi demoniaci infestano sequenze da far aggrappare alla poltrona. La gran parte del disagio, però, viene dai dilemmi scomodi e mai facili da sbrogliare con cui i personaggi si confrontano. D’altronde l’hanno scritta Robert e Michelle King (gli stessi creatori di The Good Wife e The Good Fight), che di questa abilità hanno fatto un marchio di garanzia. Come anche dell’umorismo estremamente tagliente e acuto, che però – come spesso accade con le loro opere – non è riuscito a elevare la serie dallo status di produzione di nicchia, benché sia stata molto, molto elogiata.