La vita di Audrey Hepburn diventerà una serie tv

Audrey Hepburn serie tv
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Da settant’anni Audrey Hepburn è una delle attrici più iconiche di Hollywood, eppure sulla sua vita non sono mai stati fatti film o serie tv. A colmare la lacuna ha pensato Wildside (la stessa società italiana che ha prodotto, tra le altre cose, The Young Pope, L’amica geniale e Anna), che mercoledì ha annunciato di voler sviluppare una serie tv biografica intitolata Audrey. La sceneggiatura sarà curata da Jacqueline Hoyt, autrice e produttrice americana nota per aver collaborato alla creazione di The Good Wife e The Leftovers. Non si sa ancora invece quale attrice interpreterà Hepburn e quali altri artisti prenderanno parte al progetto.

Secondo i pochi dettagli forniti da Wildside, la serie si baserà sulla biografia di Audrey Hepburn che il suo secondo figlio, Luca Dotti, ha tracciato negli ultimi anni insieme al giornalista Luigi Spinola. Dotti nacque nel 1969 dalla relazione tra l’attrice e lo psichiatra italiano Andrea Dotti, che si sposarono nel 1970 e divorziarono dieci anni dopo.

Dalla loro collaborazione, Dotti e Spinola avevano tratto nel 2015 il libro Audrey at Home, che farà da spunto principale per la scrittura degli episodi. Al suo interno i due autori avevano raccontato la vita privata di Hepburn, mettendo insieme aneddoti biografici, ricette culinarie, stralci presi da alcune lettere personali, e fotografie di famiglia mai rese pubbliche.

A questa parte la serie tv aggiungerà un ulteriore pezzo legato alla carriera di Audrey Hepburn. Si tratta degli anni in cui si formò come attrice, sui quali Dotti e Spinola si sono focalizzati di recente, approfondendo gli inizi del suo percorso nel mondo del cinema.

Hepburn, cresciuta tra Belgio, Gran Bretagna e Paesi Bassi, raggiunse la notorietà piuttosto velocemente negli anni Cinquanta. La parte più intensa della sua carriera durò circa vent’anni, ma contribuì a rivoluzionare il cinema hollywoodiano grazie all’eleganza delle sue interpretazioni. Hepburn riuscì infatti a distinguersi come icona di stile, rafinatezza e moderazione, in un’epoca in cui Hollywood prediligeva dive più sensuali e desiderabili. Tra i suoi film più famosi si ricordano Sabrina, Colazione da Tiffany, My Fair Lady e Vacanze romane, per il quale vinse anche un Oscar. Nella sua carriera Hepburn fu premiata inoltre con un Emmy, un Grammy e un Tony Award.

Verso la fine degli anni Sessanta l’attrice annunciò di voler ritirarsi in maniera quasi totale dalle scene. Da quel momento Hepburn decise di accettare solo ruoli occasionali, per dedicarsi maggiormente alla famiglia e all’attività umanitaria. Ciononostante la sua aura iconica è rimasta intatta fino ai giorni nostri, anche dopo la morte per cancro nel 1993, a 63 anni.

L’idea della serie tv, ha spiegato Wildside, è mettere in risalto la «singolarità della vera Audrey Hepburn». E soprattutto mostrare come le figura di «musa, quella di madre e poi di filantropa siano tutte strettamente legate a una ragazza che non ha mai smesso di farsi sorprendere dal dono della vita».

I produttori esecutivi di Audrey saranno Mario Gianani, CEO di Wildside, Lorenzo Gangarossa e Ludovica Damiani, che ha ideato il progetto. Insieme a loro ci saranno poi anche Luca Dotti e Luigi Spinola.

«Per Audrey il nostro obiettivo è produrre una serie tv che nasca a livello locale per essere distribuita su scala globale » ha detto Andrea Scrosati, direttore operativo di Fremantle (la società britannica di cui Wildside fa parte). Per il momento non è ancora chiaro quale canale televisivo o piattaforma streaming acquisirà la serie.

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