Cosa si dice di ‘The Crown 4’
Come ormai succede da quattro anni a questa parte (con una sola piccola eccezione), anche questo novembre Netflix rilascerà 10 nuovi episodi di The Crown, la serie tv sulla famiglia reale britannica. Si tratta della quarta stagione, che uscirà domenica 15 novembre e sembra essere molto più attesa delle precedenti. Gli eventi di The Crown 4 inizieranno infatti ad avvicinarsi ai giorni nostri (“Si entra nella blockbuster era” ha detto il Guardian), e qualcuno potrebbe anche cominciare a ricordarseli. Ma soprattutto, The Crown 4 introdurrà due nuovi personaggi molto importanti: la prima ministra Margaret Thatcher e la principessa Diana Spencer.
Netflix intanto si è portata avanti, e ha già permesso alla critica di vedere alcuni episodi in anteprima. Se quindi volete sapere già se Gillian Anderson ed Emma Corrin siano state così brave come sembra dal trailer, o se per la regina Elisabetta sia rimasto un po’ di spazio, qui c’è una raccolta di quello che finora hanno scritto le prime recensioni. Compresa una scena che – dicono – conviene tenere a mente.
Di cosa parla The Crown 4
The Crown racconta la storia della famiglia reale britannica, seguendo un decennio diverso per ogni stagione e cambiando l’intero cast ogni due. I nuovi episodi si focalizzano sul periodo compreso tra il 1977 e il 1990. Ossia l’anno del primo incontro tra il principe Carlo e Diana Spencer, e quello della fine del governo di Margaret Thatcher.
È quindi piuttosto chiaro che ci saranno due linee narrative principali: da un lato quella di Thatcher (Gillian Anderson), prima donna a ricoprire la carica di primo ministro britannico; dall’altro quella di Diana (Emma Corrin), scelta dalla famiglia reale per diventare la futura moglie di Carlo (Josh O’Connor). Entrambe sono peraltro una faccia delle preoccupazioni del popolo britannico in quel periodo. Il matrimonio di Carlo e Diana fu un po’ un palliativo in un momento di forte tensione e disoccupazione, al quale le politiche ferree di Thatcher cercarono di porre rimedio.
The Crown 4 seguirà in parallelo l’impatto difficile dei due personaggi con la famiglia reale, e in particolare con la regina Elisabetta (Olivia Colman). Nel frattempo però anche gli altri personaggi andranno avanti con le proprie faccende. Soprattutto Carlo (Josh O’Connor) e Camilla Parker Bowles (Emeral Fennell), presi dalla loro relazione extraconiugale. Inoltre nella serie compariranno per la prima volta i due figli minori della regina, il principe Andrea e il principe Edoardo. Si vedranno infine anche il principe William e il principe Harry, benché ancora molto piccoli.
Per quanto riguarda il contesto storico, ci sarebbe poi la questione degli attentati terroristici dell’IRA – il gruppo armato che rivendicava l’indipendenza irlandese – e la discussa guerra tra Argentina e Regno Unito per il possesso delle isole Falkland. Ma la rivista Variety ha lamentato che The Crown 4 non gli dà troppo peso e torna subito a occuparsi degli intrighi famigliari, che sono “la vera linfa vitale della serie”.
Cosa dicono le recensioni
Che finora si tratta della stagione migliore dell’intera serie, per farla breve. Non tanto per il suo solito eccellere nelle scenografie e nelle interpretazioni – dice gran parte degli articoli. Quanto piuttosto perché l’atteggiamento molto indulgente che fin qui The Crown ha avuto nei confronti della famiglia reale finalmente sfuma. “Le sue simpatie pendono meno verso la vecchia guardia, e più verso la nuova guardia,” ha scritto la giornalista Rebecca Nicholson sul Guardian.
Nicholson ha poi aggiunto che l’uscita di The Crown 4 casca al momento giusto. “È superba, meravigliosa e telenovelica come al solito: cucita su misura per mettersi comodi durante le notti lunghe e buie” che questo inverno trascorreremo barricati.
La critica Caroline Framke ha invece commentato The Crown 4 in maniera decisamente più iperbolica. “La stagione esplode sotto il peso della tensione, in stile un po’ poco britannico,” ha scritto su Variety.
Anche Shirley Li, della rivista The Atlantic, è rimasta piacevolmente colpita dallo sguardo meno comprensivo della stagione nei confronti della famiglia reale. In particolare, Li ha apprezzato come i nuovi episodi mettano in ridicolo l’ostinazione della famiglia reale nel rimanere aggrappata alle tradizioni, nonostante questo le impedisca di stare al passo coi tempi, sembrando “idiota”. Secondo Li questa è la stagione in cui i reali smettono di dare il loro ruolo per scontato, e capiscono che il loro dovere non è “rendersi visibili, ma accessibili”.
Diana Spencer e Margaret Thatcher
Come immaginabile, pressoché tutte le recensioni si sono focalizzate sui personaggi della principessa Diana e di Margaret Thatcher. Anche perché proprio dal loro ritratto passa la critica alla famiglia reale britannica. Su Vulture, la critica Kathryn VanArendonk ha scritto che questi due nuovi personaggi danno a The Crown 4 un senso di direzione che alle stagioni precedenti era mancato.
L’attenzione si è concentrata però più sulla bravura delle loro interpreti, Emma Corrin e Gillian Anderson. “Uncanny” (cioè misterioso, prodigioso) è l’aggettivo usato un po’ per tutti i commenti che le riguardano. E il senso che se ne coglie è lo stupore per come le due attrici siano riuscite ad avvicinarsi in maniera così vivida alle originali.
Di Corrin la critica ha sottolineato soprattutto la maturità con cui ha saputo rendere la complessità della principessa Diana, nonostante sia un’attrice con pochissima esperienza. Vulture ha detto che Corrin aveva il compito difficile di ricreare non solo lo stile di Diana, ma anche il carisma che l’immaginario comune le ha attribuito facendone una “superstar globale”. In particolare, Vulture ha notato come Corrin sia riuscita a trasmettere la tenerezza profonda di Diana, anche quando il personaggio acquisisce consapevolezza del suo potere. Questo “trasforma il personaggio in un accumulo di vulnerabilità dentro un guscio trasparente di autoprotezione”. E nonostante si parli anche della solitudine e del disturbo bulimico di Diana, secondo Vulture la serie non cede al ritratto paternalistico. “Non fa di Diana una vittima o una carnefice. È semplicemente incasinata, e si è unita a una famiglia incasinata.”
Gillian Anderson (X-Files, Sex Education) invece è stata forse ancor più elogiata. Vulture ha detto che la sua interpretazione di Margaret Thatcher è di “un’accuratezza sbalorditiva” ed è anche “straordinaria e preoccupante”, se si considera che l’attrice non ha avuto bisogno del trucco prostetico. Inoltre si è detto che Anderson ha saputo catturare l’ansia di Thatcher, data dalla convinzione che per perseguire la propria causa si debba passare dal dolore, dalla restrizione, dall’austerità e dall’autocontrollo. “Il modo in cui Anderson tiene la bocca dà l’impressione che, specialmente con l’avanzare del decennio, Thatcher tenti di reprimere gli eccessi del paese con la sola forza dei muscoli delle guance. È macabro, ma soprattutto fa male.” Infine è opinione piuttosto condivisa che Gillian Anderson sembri ancora più brava nelle scene con Olivia Colman, un’altra bravissima.
La regina Elisabetta
Sul ruolo di Olivia Colman i pareri sono più vari. C’è chi dice The Crown 4 le abbia riservato uno spazio marginale, e chi invece pensa l’abbia messa più in risalto di prima. Sempre secondo Vulture (che ha fatto un’analisi assai approfondita), “questa stagione illumina la parte umana della regina Elisabetta come finora non aveva mai fatto”. Vulture ha notato che si tratta di un personaggio difficile da raccontare, poiché abituato a concedere l’accesso al suo privato solo quando qualcuno la ostacola. (“A volte sembra di infilarsi nella vita privata di un cappello da cerimonia.”)
Se prima questo qualcuno erano il marito Filippo e la sorella Margaret, adesso questo ruolo passa a Diana e a Thatcher. “Non sembra una coincidenza che la prima stagione di The Crown a gettare Elisabetta tra due personaggi femminili forti sia anche la prima dove Elisabetta diventa davvero interessante,” ha scritto Vulture. Nella sua recensione i tre personaggi sono definiti un “triumvirato che rende la serie completa come mai prima d’ora: la visione del futuro di Thatcher, la semi- intenzionale incarnazione del futuro di Diana, e la frustrazione della regina nei confronti di entrambe”.
Le critiche negative (ci sono anche quelle)
L’impressione generale è che per quanto The Crown 4 sia finora la stagione migliore, la serie resti una specie di telenovela travestita da dramma storico. Secondo VanArendonk di Vulture, The Crown ha “quella specie di occhio pettegolo per il dettaglio che vorresti slurpartela con voracità e poi gongolare appena finito”.
Una delle critiche più scettiche si legge invece su Variety, dove la giornalista Caroline Framke ha detto che The Crown continua ad avere un problema: la sceneggiatura di Peter Morgan. Secondo Framke la scrittura di Morgan (peraltro sceneggiatore di The Queen) è spesso troppo poco tagliente e melodrammatica; e questo finisce per non mettere in risalto le sfumature attraverso cui i suoi interpreti eccellenti rendono credibili i propri personaggi.
“A Colman non viene dato abbastanza credito di quanto i suoi tempi comici trasmettano bene la meschinità innata di Elisabetta,” ha spiegato Framke. Poi ha aggiunto: “Per quattro stagioni, Morgan ha scritto una soap opera reale che crea dipendenza e sotto sotto è ridicola. Eppure, completata dalle interpretazioni taglienti e arredata con le scenografie più lussuose che Netflix potesse comprare, The Crown è riuscita a vendersi come uno dei drammi più seri che ci siano in TV. D’altronde, come la serie ci ricorda con ogni svolta vertiginosa delle sfortune di Diana, il pubblico fanatico della famiglia reale preferirà sempre il grande dramma alla realtà più umana”.
Le cose da tenere d’occhio
Prima di tutto una scena molto significativa del secondo episodio, che si intitola The Balmoral Test e mostra il primo incontro di Diana Spencer e di Margaret Thatcher con la famiglia reale. C’è infatti una metafora sulla caccia che si riferisce al trattamento subito da Diana; e che nel 1997 fu usata anche da suo fratello Earl Spencer nell’elogio funebre per la morte della principessa. “Una ragazza che aveva il nome dell’antica dea della caccia è stata, alla fine, la persona più cacciata dell’era moderna,” si leggeva nel discorso.
La critica ha detto comunque che non dovrebbe servire troppo sforzo per cogliere la metafora. A The Crown non piace andare per il sottile ed “è più incline al simbolismo grande e ovvio, che alle sfumature delicate,” ha scritto Vulture. Perciò Morgan la usa per “schiaffeggiare ripetutamente lo spettatore nei primi episodi,” ha spiegato il Guardian.
C’è poi da tenere d’occhio anche la coppia formata dal principe Filippo e da suo figlio Carlo. Anche perché Caroline Framke di Variety si è preoccupata molto che i due possano passare inosservati in una stagione così ricca di figure femminili catalizzatrici di attenzione. Nello specifico, si parla della scena di un loro confronto nel primo episodio, in cui secondo il Guardian gli interpreti Josh O’Connor e Tobias Menzies “danno un corso avanzato di recitazione”.
Sempre il Guardian ha suggerito “una scena magistrale in cui Camilla [Parker Bowles] pranza con Diana” in senso letterale e figurato. Cioè mangia con lei al ristorante e nel frattempo se la mangia distruggendole l’autostima.
Infine l’ultimo dettaglio da non ignorare è l’acconciatura ancorata sulla testa di Gillian Anderson. I critici ne hanno parlato come fosse un misterioso (e incrollabile) personaggio a sé stante. Secondo Vulture “La sua parrucca da sola è una meraviglia del mondo moderno”.