Guida alle serie tv da vedere ad aprile
Se si dovesse descrivere nel minor tempo possibile un quadro dello scenario televisivo attuale, basterebbe mostrare il calendario delle serie tv in uscita questo aprile. A colpo d’occhio c’è infatti una ridondanza di produzioni molto brevi (miniserie, perlopiù), derivate da altre opere (libri, film, podcast), e interpretate da attori di altissimo livello (Julia Roberts e Sean Penn, Isla Fisher e Josh Gad, Gary Oldman, Sienna Miller e Nicole Kidman). Anche i temi sono piuttosto standard: si parla di traumi, scandali, spie e noti truffatori. Poi ci sono le produzioni italiane, sempre più numerose e simbolo di un mercato dello streaming che per tenersi in piedi ha bisogno di cercare idee (e utenti) al di fuori degli Stati Uniti. Mentre Netflix, forse per la prima volta, quasi non si fa nemmeno vedere.
Le serie tv da tenere d’occhio ad aprile 2022
Wolf Like Me
1 aprile – Prime Video
6 episodi
Josh Gad interpeta Gary, un padre vedovo che fatica a comunicare con la figlia undicenne. Isla Fisher è Mary, un’editorialista solitaria che per mestiere dà consigli ai suoi lettori. Questa serie dramedy continua a farli imbattere l’uno nell’altra per le strade di Adelaide, in Australia, suggerendogli che forse è destino che stiano insieme. Anche perché, a Mary, comunicare con la figlia di Gary sembra riuscire facilissimo. Il problema è che nel suo passato di esperienze dolorose si nasconde un segreto potenzialmente distruttivo.
Perché vederla? Questo è un gran momento per l’esplorazione dei traumi, e perciò la tv si è popolata di personaggi che scavano nel passato – loro o altrui – per capire l’origine delle proprie disfunzioni. Qui l’argomento si avvia in maniera piuttosto sentimentale, per poi imboccare una via più surreale. Qualcuno ha apprezzato l’idea, qualcun’altro l’ha trovata stucchevole e improbabile. Quasi tutti, però, concordano sul fatto che Gad e Fisher siano il motivo per cui valga la pena di vedere la serie.
Slow Horses
1 aprile – Apple TV Plus
6 episodi
Qui siamo sul versante sciatto del thriller di spionaggio. Al centro di questa serie c’è infatti una squadra dei servizi segreti britannici tutt’altro che eroica: l’unica cosa per cui i suoi agenti si sono distinti è l’aver fallito miseramente le missioni che gli erano state affidate. Per questo sono stati relegati a occuparsi di scartoffie, sotto la guida di un capo inetto che mira a sfinirli di noia e frustrazione. Finché non si presenta un’occasione di riscatto.
Perché vederla? Gli episodi sono stati sviluppati da Will Smith (non quello dello schiaffo a Chris Rock, bensì il comico e co-sceneggiatore di Veep) e hanno un cast di pregio. Tra gli altri, ci sono Kristin Scott Thomas, Jonathan Pryce, Olivia Cooke e Gary Oldman, che prima d’ora non aveva mai avuto un ruolo da protagonista in una serie televisiva. Il progetto si basa sui libri del giallista britannico Mick Herron e prevede 12 episodi divisi in due parti: la prima è tratta da Un covo di bastardi, mentre la seconda da In bocca al lupo.
Le fate ignoranti
13 aprile – Disney Plus
8 episodi
Nel 2001 nei cinema uscì Le fate ignoranti, un film drammatico italiano del regista turco Ferzan Özpetek. La trama aveva per protagonista una donna dal carattere piuttosto moralista che, rimasta vedova poco dopo aver scoperto che il marito aveva una relazione con un uomo, stringeva un legame profondo con l’amante di quest’ultimo. Il suo adattamento televisivo ha preservato la storia pressoché intatta, cambiando gli interpreti: al posto di Margherita Buy, Andrea Renzi e Stefano Accorsi ci sono Cristiana Capotondi, Luca Argentero ed Eduardo Scarpetta.
Perché vederla? Si tratta della prima produzione originale italiana di Disney Plus (a cui seguiranno Boris 4 e The Good Mothers), che un anno fa aveva presentato un ampio ventaglio di nuovi progetti europei. La serie è curata dallo stesso Özpetek, che ha diretto tutti gli episodi insieme a Gianluca Mazzella, suo collaboratore da oltre vent’anni. Il regista ha inoltre annunciato che la sigla è una canzone inedita di Mina.
Bangla – La serie
13 aprile – Raiplay (dal 27 aprile su Rai 3)
8 episodi
Questa è la vita di Phaim, un ventenne che vive nel quartiere multietnico di Tor Pignattara, a Roma, e cerca di tenersi in equilibrio tra le sue origini bengalesi e la cultura italiana in cui è nato e cresciuto. Cosa piuttosto complicata, che si fa ancora più difficile dopo l’incontro con l’intraprendente Asia, che sembra appartenere a un mondo inconciliabile con il suo. La trama ricalca quella di Bangla, il film del 2019 scritto, diretto e interpretato da Phaim Bhuiyan, che fu premiato con un David di Donatello come miglior opera prima e un Nastro d’argento come miglior commedia.
Perché vederla? Quella di esplorare, con una certa ironia, incertezze e contrasti interni ai giovani di seconda generazione è una tendenza già molto radicata nella serialità anglofona. Le poche produzioni italiane che hanno provato a farlo (ve la ricordate Zero?) sono inciampate nell’inconsistenza o nel pietismo. Questa serie dovrebbe conservare la brillantezza del film, e probabilmente amplificarla. Phaim Bhuiyan ha inserito infatti nuovi personaggi per approfondire meglio l’argomento. Il MipTV (l’evento annuale che mette in comunicazione gli operatori del mercato televisivo globale) l’ha già selezionata per l’edizione che si tiene a Cannes in questi giorni.
Anatomia di uno scandalo
15 aprile – Netflix
6 episodi
Ogni stagione di questa serie antologica è un thriller psicologico a sé stante, che racconta in pochi episodi la diversa storia di uno scandalo personale o politico collocato nell’alta società londinese. Il primo scandalo riguarda un potente politico che viene accusato di aver commesso un crimine scioccante, sollevando segreti scabrosi che si riflettono sul rapporto con la moglie e sulla reputazione dell’avvocata incaricata di incriminarlo. La trama si basa sul romanzo che nel 2018 portò al successo Sarah Vaughan – pseudonimo della scrittrice britannica Sarah Hall – e che dà anche il titolo alla serie.
Perché vederla? È l’ultimo progetto della collezione – in continuo ampliamento – di serie thriller create, scritte e prodotte da David E. Kelley, di cui fanno parte Big Little Lies, The Undoing e Nove perfetti sconosciuti. Ad affiancarlo nella scrittura degli episodi c’è Melissa James Gibson, drammaturga nota per aver lavorato a The Americans e House of Cards. Anche il cast è piuttosto interessante: ci sono Sienna Miller, Michelle Dockery, Rupert Friend e Naomi Scott.
Roar
15 aprile – Apple TV Plus
8 episodi
Questa è una serie difficile da inquadrare. A un primo sguardo, però, verrebbe da collocarla in quel genere di produzioni che vogliono raccontare tante storie diverse, mettendo insieme interpreti molto famosi e uno stile ricercato che sfuma dal realismo magico all’horror psicologico. In questo caso, dice la sinossi ufficiale della serie, si tratta di «fiabe femministe cupamente comiche, che raccontano la vita di donne normali in circostanze piuttosto straordinarie». In effetti, le creatrici Liz Flahive e Carly Mensch sono le stesse della serie sul wrestling GLOW.
Perché vederla? La serie si basa sulla raccolta di racconti della scrittrice Cecilia Ahern (la stessa autrice di P.S. I love you e della sitcom Samantha chi?). L’idea è di trattare temi socialmente pregnanti, attraverso le storie di personaggi piuttosto singolari. Per intenderci, c’è chi mangia fotografie, chi stringe relazioni con le anatre, e chi vive su uno scaffale come se fosse un trofeo. A interpretarle sono attrici famosissime, come Nicole Kidman (anche produttrice esecutiva), Cynthia Erivo, Merritt Wever e Alison Brie. Le musiche sono composte da Isobel Waller-Bridge, che aveva già fatto un gran lavoro con quelle di Fleabag, la serie scritta dalla sorella Phoebe.
The Dropout
20 aprile – Disney Plus
8 episodi
Nel 2003, a 19 anni, l’imprenditrice americana Elizabeth Holmes fondò Theranos, una società che prometteva di sviluppare tecnologie avanzatissime in ambito sanitario. In poco tempo il valore di Theranos arrivò a quasi 10 miliardi di dollari, ma impiegò ancora meno tempo a sgonfiarsi quando si scoprì che la società era tutt’altro che rivoluzionaria e che Holmes aveva truffato i suoi investitori. Nel 2017 Rebecca Jarvis, una giornalista di ABC, decise di ricostruire la vicenda in un podcast, poi adattato in questa miniserie con protagonista Amanda Seyfried.
Perché vederla? Ultimamente in tv c’è un certo interesse per le vere storie di truffatori e di note aziende dai trascorsi rovinosi. Questa serie unisce le due tendenze, e secondo la critica anglofona è riuscita a farlo in maniera ottima. Si dice infatti che la creatrice Elizabeth Meriwether (la stessa di New Girl) abbia reso il percorso di ascesa e il fallimento di Holmes esasperante, avvincente, a tratti divertente, e così assurdo che si fatica a pensare sia accaduto davvero.
Gaslit
24 aprile – Starzplay
8 episodi
Sono trascorsi quasi 50 anni da quando il cosiddetto scandalo Watergate mise in subbuglio lo scenario politico americano, portando alle dimissioni del presidente repubblicano Richard Nixon. Questa miniserie thriller ne ricostruisce gli eventi, ponendo al centro della storia Martha Mitchell, la moglie di John Mitchell, consigliere di Nixon, che fu la prima persona rivelare il coinvolgimento del presidente nello scandalo, e per questo divenne oggetto di una feroce campagna diffamatoria.
Perché vederla? Come The Dropout, anche Gaslit ha origine da un podcast: si tratta di Slow Burn, curato dal giornalista americano Leon Neyfakh. L’adattamento, prodotto dal regista Sam Esmail, fu annunciato quasi in concomitanza con l’uscita del podcast, nel febbraio 2020. La serie mette insieme un cast di interpreti di alto livello, tra cui Julia Roberts e Sean Penn nel ruolo principale dei coniugi Mitchell.
Bang Bang Baby
28 aprile – Prime Video
10 episodi
È un crime drama ambientato a Milano, negli anni Ottanta, e con protagonista una sedicenne timida e introversa di nome Alice. Gli episodi seguono il suo graduale inserirsi nel mondo malavitoso della ‘ndrangheta, non per soldi o per potere, bensì per conquistare l’affetto di suo padre. Dopo averlo creduto morto per molto tempo, infatti, Alice non scopre soltanto che il padre è vivo, ma anche che è uno dei boss mafiosi più temuti.
Perché vederla? È la terza produzione originale italiana di Amazon (prima ci sono state Vita da Carlo e Monterossi), e a giudicare dal trailer sembra anche quella che promette meglio. Soprattutto per quel che riguarda lo stile: psichedelico, caotico, a tratti ironico, e dalla atmosfere pulp. Gli episodi sono divisi in due parti: i primi cinque usciranno il 28 aprile, e i restanti cinque il 19 maggio.
Shining Girls
29 aprile – Apple TV Plus
8 episodi
Elizabeth Moss interpreta Kirby Mazrachi, un’archivista che lavora in una redazione di Chicago, le cui ambizioni giornalistiche si sono bloccate dopo aver subito una traumatica aggressione. Quando viene a conoscenza di un recente omicidio che sembra ricalcare le dinamiche del suo caso, Kirby inizia a indagare sull’identità dell’aggressore, affrontando così il riemergere dei propri traumi. Ad aiutarla c’è un giornalista esperto ma dall’esistenza travagliata, interpretato da Wagner Moura.
Perché vederla? La trama non sembra discostarsi troppo da quella di molti altri thriller che abbondano in tv, ma la sua particolarità sta nella piega «metafisica» – come dice la sinossi ufficiale – degli eventi. Gli episodi sono basati sul romanzo The Shining Girls, pubblicato nel 2013 scrittrice sudafricana Lauren Beukes, che figura anche tra i produttori esecutivi insieme a Leonardo Di Caprio. La componente più interessante si colloca però nella regia: oltre alla stessa Elizabeth Moss, la serie è diretta da Daina Reid (The Handmaid’s Tale) e Michelle MacLaren (che ha lavorato a produzioni come Breaking Bad, Il Trono di Spade, Westworld e X-Files).
Tutte le altre serie tv in uscita ad aprile 2022
Una lista velocissima, per chi aspettava questo momento:
Rai
Nero a metà 3 (4 aprile), Presunto colpevole (12 aprile)
Netflix
L’ultimo bus del mondo (1 aprile), I crimini di Jimmy Savile (6 aprile), Élite 5 (8 aprile), Linee bollenti (8 aprile), Hard Cell (12 aprile), Una suocera tra i piedi (13 aprile), Better Call Saul 6 (19 aprile), Russian Doll 2 (20 aprile), Yakamoz s-245 (20 aprile), Heartstopper (22 aprile), Le sette vite di Lea (22 aprile), I segreti di Marylin Monroe (27 aprile), Ozark 4B (29 aprile), Grace and Frankie 7B (Neflix)
Disney Plus
Single Drunk Female (6 aprile), I Simpson 32 (6 aprile), Grown-ish 4 (20 aprile), Better Things 5 (20 aprile), Dollface 2 (27 aprile), Sketchbook (27 aprile)
Sky
Balthazar (5 aprile), Ordinary Joe (13 aprile), Raised by Wolves 2 (15 aprile), Diavoli 2 (22 aprile), Outlander 6 (26 aprile)
Prime Video
La scuola dei misteri 2 (1 aprile), Outer Range (15 aprile)
TIMvision
A Very British Scandal (21 aprile)
Sfondo copertina: starline/Freepik