10 episodi di “Stranger Things” da rivedere prima della quinta stagione
Al ritorno di Stranger Things manca ormai sempre meno. La data di inizio italiana della quinta stagione è fissata per il 27 novembre, quando usciranno i primi quattro episodi. I successivi tre episodi arriveranno il 26 dicembre, mentre il gran finale sarà disponibile dall’1 gennaio (l’orario sarà sempre alle 2 di notte). Dall’ultima volta che l’abbiamo vista, però, è passato parecchio tempo, ed è possibile che non ci si ricordi proprio tutto.
Per chi vuole arrivarci preparato, questa è l’ultima chiamata: secondo i calcoli di Netflix, guardando un episodio al giorno a partire dal 22 ottobre, si riesce a rivederla tutta in tempo e con calma. Se invece cercate una scorciatoia, ecco una guida agli episodi da rivedere per fare un rewatch esaustivo e iniziare a immergersi nelle atmosfere della serie. E se per caso vi avanza tempo, in fondo trovate qualche altro consiglio per approfondire.
Stranger Things, gli episodi da rivedere

#1 La scomparsa di Will Byers
Stagione 1, episodio 1
Durata: 49 minuti
Un buon rewatch di Stranger Things non può non partire dal primissimo episodio. La scomparsa di Will Byers introduce il piccolo mondo idilliaco – ancora per poco – della città di Hawkins, presenta i personaggi principali e traccia i legami tra loro, racconta l’arrivo di Undici, e conduce già nel Sottosopra. Ma soprattutto, mostra il momento in cui Will svanisce nel nulla, l’evento da cui parte tutto e potrebbe avere un ruolo centrale nella quinta stagione: secondo le prime anticipazioni, infatti, la sua connessione con il Sottosopra dovrebbe rientrare in gioco.
Qui ci sono le origini dell’intera serie, insomma. E se si considera che i fratelli Duffer hanno detto di voler chiudere il cerchio, riprendendo le fila del nucleo originario di personaggi, può aiutare a cogliere meglio eventuali parallelismi. Al di là dei dettagli, comunque, c’è anche un significato emotivo. Rivederlo, e vedere quanto fossero piccoli i protagonisti, mette nostalgia anche se non si è fan accaniti. Un colpo al cuore, anche per il fatto di assaporare di nuovo episodi di durata ragionevole.

#2 Il Sottosopra
Stagione 1, episodio 8
Durata: 55 minuti
La tappa successiva del rewatch di Stranger Things è l’episodio che chiude la prima stagione. Può sembrare scontato, ma c’è una ragione ben precisa, ed è una questione di titoli. Il gran finale dell’intera serie si chiamerà Il mondo reale, ed è stato considerato un chiaro parallelismo a Il Sottosopra (nella versione originale, dove i titoli sono The Upside Down e The Rightside Up, il riferimento è più immediato). Per tale ragione, si pensa che qui possano trovarsi alcuni dettagli utili in vista dei nuovi episodi.
Giusto per orientarsi, lo sceriffo Hopper e Joyce si avventurano nel Sottosopra per salvare Will, mentre i ragazzi e Undici affrontano il Demogorgone. Il punto davvero cruciale però è il riscatto di Steve, da questo momento diventato uno dei personaggi più amati. Come in tutti i finali di Stranger Things, l’azione è grandiosa ma il volume delle emozioni è altrettanto alto; e il ritorno all’armonia è solo temporaneo.

#3 La spia
Stagione 2, episodio 6
Durata: 52 minuti
Se davvero la quinta stagione tornerà a esplorare la connessione tra Will e il Sottosopra, conviene dare un’occhiata anche a La spia. La parte principale dell’episodio si focalizza sulla forza oscura che ha attecchito dentro di lui, dando quindi una spiegazione all’inquietante colpo di tosse che aveva chiuso la prima stagione. Il che, se vogliamo metterla sullo psicologico, è un’efficace metafora del trauma. Il resto è una miscela di horror, suspense, azione intensa e rivelazioni, che nel mentre inizia a cementare lo strano duo formato da Dustin e Steve. Il loro è decisamente il legame più tenero ed esilarante della serie.

#4 Il Mind Flayer
Stagione 2, episodio 8
Durata: 48 minuti
Gli ultimi due episodi della seconda stagione di Stranger Things sono cruciali per un rewatch esaustivo. Non solo sono ricchi di azione, ma anche di informazioni sulle origini del Sottosopra. In particolare, Il Mind Flayer mostra nel dettaglio il laboratorio di Hawkins, che potrebbe rivelarsi importante per gli sviluppi della quinta stagione. Inoltre il personaggio di Max viene definitivamente coinvolto negli eventi, diventando una pedina essenziale del gruppo. Qui c’è anche l’addio brutale ma eroico a Bob, uno dei momenti che più hanno colto di sorpresa (e fatto sentire in colpa chi faceva il tipo per la coppia Joyce-Hopper, sperando in una sua uscita di scena). La forza di Stranger Things, d’altronde, sta anche nella bontà d’animo dei suoi personaggi, disposti a sacrificarsi per gli altri, anche se si conoscono da poco.

#5 La porta
Stagione 2, episodio 9
Durata: 62 minuti
La porta è invece l’episodio fondamentale per riprendere le fila del percorso di Undici e capire il suo legame con il Sottosopra. Gli eventi hanno un forte impatto sull’evoluzione del personaggio e fanno accenno a quella che, secondo il sito Screen Rant, potrebbe essere una previsione sul destino del personaggio. Uno dei maggiori interrogativi sulla quinta stagione, infatti, riguarda l’eventualità che Undici possa morire o riesca invece realizzare il desiderio di una vita normale.
Per molti questa è una delle ore più intense della serie, capace di tirare le fila dell’intera stagione in modo eccellente, alternando scene spettacolari e piene di tensione a momenti di amicizia commovente tra i protagonisti. Nella scena conclusiva, quella del ballo d’inverno, fioriscono peraltro i diversi legami sentimentali principali della serie. A proposito, preparate i fazzoletti per Dustin, la sua crisi e la sua iconica pettinatura.

#6 La battaglia di Starcourt
Stagione 3, episodio 8
Durata: 78 minuti
La terza stagione di Stranger Things è forse la meno amata, ma in quanto a stile spicca sulle altre: la nostalgia per gli anni Ottanta si fa ancora più ricca, avvolgente, accendendo lo schermo con una fotografia satura e colorata, che potremmo ritrovare nei nuovi episodi. I fratelli Duffer hanno detto infatti di voler rendere omaggio ai diversi stili che caratterizzano ogni stagione.
Vale quindi la pena di fare una tappa, e non solo per rifarsi gli occhi. Qui si trovano alcuni dei momenti più iconici della serie: il luna park, Steve e Robin che vendono gelati vestiti da marinai, lo shopping spensierato allo Starcourt Mall. Il quale, nel finale, fa da sfondo a una battaglia spettacolare che porta alla sconfitta del Mind Flayer, con la redenzione del malvagio Billy. Tutti i conflitti principali si chiudono, i personaggi sembrano aprirsi a un nuovo inizio, mentre il destino di Hopper resta in sospeso. La sua lettera a Undici è la chiusura più commovente. Anche se il vero motivo per riverderlo è il momento musical di Dustin.

#7 Caro Billy
Stagione 4, episodio 4
Durata: 79 minuti
La quarta stagione è la più importante in vista del capitolo finale, perché gli eventi sono direttamente collegati. Una parte riguarderà certamente Max, quindi Caro Billy è una tappa obbligatoria. L’episodio si focalizza sul suo personaggio, il dolore e il senso di colpa per la perdita del fratello, e nel mentre rivela come la musica – quella legata ad affetti e ricordi – possa salvare dalle grinfie mostruose di Vecna. Un dettaglio fondamentale, dato che nella quinta stagione il gruppo dovrà affrontarlo di nuovo.
Secondo molti è il miglior episodio di Stranger Things e uno dei più belli nella storia della televisione, per la capacità di unire cuore e azione. Una corsa contro il tempo dalla «produzione straordinaria, immagini suggestive e una colonna sonora iconica», ha scritto Collider. Ormai è impossibile ascoltare Running Up That Hill di Kate Bush senza pensare alla scena di Max che si eleva a mezz’aria. Di certo, è l’unico episodio da rivedere se non avete tempo.

#8 Il massacro al laboratorio di Hawkins
Stagione 4, episodio 7
Durata: 101 minuti
Ci sono due motivi per inserire questo episodio nel vostro rewatch di Stranger Things. Il primo è che racconta la storia di Henry Creel, della strage compiuta al laboratorio di Hawkins, e di come sia diventato nemico di Undici, dando origine a Vecna. Il secondo, invece, è la scoperta che la dimensione del Sottosopra è una versione della città bloccata nel passato. I diversi interrogativi che emergono qui dovrebbero trovare una risposta nella quinta stagione. Inoltre, il riaffiorare dei ricordi dolorosi di Undici e le azioni crudeli di Henry creano un profondo senso di orrore che resta impresso nella mente. Solo, la durata è assai lunga.

#7 Il piano
Stagione 4, episodio 9
Durata: 142 minuti
Ancora più lungo è l’episodio conclusivo della quarta stagione: supera anche la durata media di un film, arrivando a oltre due ore. Per il gran finale della serie ci si aspetta qualcosa di simile. Tant’è che sarà proiettato anche nei cinema (è la prima volta nella storia della serialità televisiva). Dire che sia il caso di rivedere Il piano è quasi scontato. Anche se l’ultima stagione ripartirà da un salto temporale di 18 mesi, è utile per avere un’idea dei nodi rimasti in sospeso e di dove avevamo lasciato ciascun personaggio. E poi è anche l’occasione per dire addio all’amato Eddie Munson che – è stato appena confermato – non tornerà nei nuovi episodi. Il suo tragico concerto rock nel Sottosopra è parte indelebile dell’immaginario di Stranger Things.
Vi avanza del tempo?
Allora potreste inserire qualche altra tappa nel vostro rewatch di Stranger Things. Ad esempio, La vasca da bagno (1×07) viene spesso consigliato tra gli episodi da rivedere per prepararsi alla quinta stagione. Avendo già fatto scorta di episodi utili, però, forse è meglio puntare su quelli più iconici, rimasti impressi nella memoria collettiva, perfetti quindi per iniziare a entrare in atmosfera. Ad esempio, La stramba di Maple Street (1×02) e Luci natalizie (1×03) hanno fatto la storia della serie grazie alla scomparsa della sciagurata Barb e alla scena in cui Joyce comunica con il Sottosopra attraverso delle luci natalizie. Dolcetto o scherzetto, matto (2×03) inizia come un classico episodio a tema Halloween e poi si fa spaventoso per davvero. Infine Il tuffo (4×06), dove Joyce e il magnifico Murray vanno in missione nell’Unione Sovietica, è piuttosto divertente.
Se non avete bisogno di rivedere altri episodi, ma vi interessa approfondire i retroscena della serie, sempre su Netflix potreste guardare la docuserie Oltre Stranger Things oppure il dietro le quinte di The First Shadow, lo spettacolo teatrale che fa da prequel alla serie.
Avete poco tempo?
L’idea più furba è guardare un veloce riassunto con gli spezzoni delle stagioni precedenti. Se ve la cavate con l’inglese e siete abituati ai sottotitoli, potete fare un giro sul canale YouTube di Stranger Things, che in questo periodo sta proponendo dei rewatch dettagliati di ogni stagione, commentati dagli stessi protagonisti della serie.
Una versione precedente di questo articolo aveva riportato, basandosi su notizie precedenti, che Netflix si fosse opposta all’uscita nei cinema del finale di Stranger Things. Il servizio streaming ha invece annunciato che sarà proiettato nelle sale. L’articolo è stato aggiornato.





