Le deliziose conversazioni notturne di “Still Up”
Piccola postilla prima di iniziare: questa recensione si basa su tutti gli otto episodi di “Still Up”.
“Mostra, non raccontare” è la regola che le serie più grandi hanno maneggiato, sperimentato, applicato con cura per garantirsi un posto nella storia della televisione. Still Up, una di quelle piccole commedie britanniche che a intervalli regolari spuntano sui teleschermi, ha deciso di infischiarsene con una certa fierezza. I suoi personaggi parlano, parlano, parlano e parlano, con una logorrea che ucciderebbe qualsiasi altro copione. Ma non il suo.
Come le ultime produzioni di Apple TV+ hanno preso a fare, la più alta percentuale di battute serve a esplorare un rapporto a due piuttosto eccezionale. Da una parte c’è Lisa (Antonia Thomas), un’illustratrice svalvolata che vive con la figlia e un nuovo compagno paternamente premuroso. Dall’altra c’è Danny (Craig Roberts), un giornalista che trascorre le giornate a scrivere pezzi acchiappa-clic per una qualche testata online: la sua ansia sociale fa assumere alla porta del suo appartmento sembianze mostruose, meglio quindi non uscire.
A unire Lisa e Danny è un’amicizia profonda, quasi simbiotica, costruita in mesi e mesi – tre anni, a voler esser precisi – di insonnia cronica condivisa. Non ci sono tisane, corsi di yoga e altre pruriginose tecniche di rilassamento che riescano a dare tregua al colorito spento e alle loro occhiaie. E così, quando per mezza Londra e più arriva il momento di infilarsi in letto, Lisa e Danny accendono i rispettivi schermi (quale miglior espediente per mettere in vetrina set completi di dispositivi Apple) e iniziano a conversare.

Il nucleo della serie è tutto qui, o quasi. A Still Up interessa poco costruire sottotrame sulla manciata di singolari personaggi sparsa tutt’attorno – l’amico stupito dalla fisiologia delle lontre, il vicino gattaro, il compagno che punta a diventare spacchettatore di acquisti online in diretta video. E non le interessa nemmeno troppo che tra Lisa e Danny siano in realtà innamorati (non è spoiler, se appare evidente fin dall’inizio). I suoi episodi sono mezz’ore di loro futili conversazioni, giochini da rivista per adolescenti («Se dovessi perdere per sempre a una parte del corpo, quale sarebbe?»), passatempi manuali di dubbia riuscita, confessioni potenzialmente distruttive, e riflessioni riparatorie sul valore dell’amicizia.
I loro dialoghi sono prolissi, fatti di scambi vorticosi, e non esauriscono mai l’energia né gli argomenti. Ad alimentarli ci sono infatti le disavventure notturne in cui Lisa e Danny si accompagnano virtualmente a vicenda, e a cui viene affidato lo sporco lavoro del far ridere. Per quanto la descrizione non renda la resa (“mostrare, non raccontare”, dicevamo), il primo episodio vede lei perdersi in un viaggio degli equivoci in farmacia, mentre lui tenta di farsi consegnare una pizza senza venire captato dal vicino molesto che lo crede a Disneyland. Seguono movimentati primi appuntamenti casalinghi, incontri ravvicinati con un branco (sì, branco) di mucche, ubriacature che conducono a losche lavanderie a gettoni. Anche un tentativo bislacco di autoreclusione in una clinica per disturbi del sonno.

Se fin qui potrebbe essercisi fatti l’idea che Still Up sia priva di una direzione, fino a ben oltre la metà è probabilmente vero. Ma c’è un piacere, nell’accedere al mondo notturno che i due protagonisti si ritagliano pur senza mai comparire insieme in scena. E c’è una soddisfazione, nell’assistere a una sceneggiatura che crea un ritmo trascinante con il solo incastro delle parole. E c’è un senso di intimità, nelle espressioni che gli interpreti si mostrano, oppure nascondono, con sensibile bravura mentre si riflettono sui rispettivi schermi. Nessuna sentimentalissima serie figlia della pandemia era riuscita finora a trasmetterli, a dispetto dei temi impegnati e del calibro degli attori coinvolti. L’unica cosa da capire è com’è che, nelle realtà narrate da Apple, non esista videochiamata resa impraticabile da problemi di connessione.
“Still Up” è su Apple TV+ ed è composta da 8 episodi lunghi 25-30 minuti. I primi tre episodi sono già disponibili, poi uno alla settimana.
Guarda il trailerImmagine di copertina: Apple