‘The Marvelous Mrs. Maisel’ è una delizia vintage
New York, 1958. Miriam “Midge” Maisel è una graziosa ventiseienne di origine ebrea serenamente ligia al dovere della perfezione. Organizza cene nel suo elegante appartamento nell’Upper West Side, si misura ogni giorno dalle caviglie alla vita, e si strucca soltanto quando il marito Joel si è già addormentato. La sua impeccabile routine subisce tuttavia una battuta d’arresto quando quest’ultimo decide di andarsene, lasciandola sola con due bambini e una vita da ricostruire. Colpo di scena che non suona affatto insolito, non fosse che, nel ricomporre i cocci della sua esistenza, Midge si affida alla passione per il cabaret e al suo talento comico innato. Sulla sua trasformazione da devota casalinga a habitué dei club di Manhattan costruisce il suo racconto The Marvelous Mrs. Maisel, ultima fatica di Amy Sherman-Palladino.
In verità, si tratta anche della causa che ha trattenuto la creatrice di Una mamma per amica dal dedicarsi a un eventuale ritorno della serie. Visto il risultato, però, si può ammettere senza esitazioni che ne sia ben valsa la pena. Soprattutto perché, sullo sfondo minuzioso di una New York vivida, si snoda una favola tanto dinamica quanto coinvolgente. Grazie specialmente ai suoi personaggi caricaturali, nevrotici, logorroici.
Ci sono i genitori conservatori di Midge e quelli intransigenti di Joel. C’è la manager mascolina e improvvisata Susie. E poi c’è lei, Midge, nel cui sguardo vispo e arguto si legge tutta la decisione a percorrere una strada imboccata quasi per caso e tutt’altro che morbida nel mondo della stand-up comedy, mantenendo saldo un solo principio: rimanere se stessa.
Nessun copione, dunque. Il microfono è una più semplice valvola di sfogo per stemperare ogni intoppo quotidiano, plasmandolo in materia farsesca. Ciascuno degli 8 episodi di questa comedy culmina con un vero e proprio monologo della sua protagonista (la naturalezza con cui Rachel Brosnahan li affronta è un valore aggiunto), lingua tagliente dall’estetica raffinata.
Se Midge sembra quasi un ibrido tra il perfezionismo di Rory e il sarcasmo indomabile di Lorelai Gilmore, la firma di Amy Sherman-Palladino si riconosce anche nei dialoghi fitti e sferzanti, nei quali la macchina da presa s’insinua quasi danzando.
The Marvelous Mrs. Maisel è una serie di insolita pregevolezza, capace di raccontare una leggera e spassosa favola di emancipazione femminile in uno scenario storico impeccabile e sgargiante. Un autentico piacere per gli occhi, che omaggia la migliore tradizione della commedia vintage.