Netflix si farà rilevare gli ascolti nel Regno Unito
BARB, il corrispettivo britannico di Auditel, sarà la prima società al mondo a rilevare e analizzare i dati di visualizzazione di Netflix, in accordo con quest’ultima. Le rilevazioni saranno pubblicate a partire da novembre e riguarderanno solo il Regno Unito.
Il fatto che Netflix abbia deciso di iscriversi all’elenco delle aziende televisive monitorate da BARB è un passo molto importante. È infatti la prima volta che il servizio streaming consente a una società esterna di rilevare e analizzare i suoi dati di visualizzazione. Ciò significa che si potrà sapere con più precisione e certezza quante persone guardano i contenuti di Netflix e quali sono le loro abitudini di visione.
Finora Netflix si era sempre mostrata piuttosto restia nel pubblicare i propri dati di visualizzazione. Si tratta di una caratteristica comune nel mercato dello streaming e spesso contestata alle piattaforme. I dati sono rilevati dalle aziende stesse (perciò non sono verificabili) e con metodi non uniformi. Inoltre, le sporadiche volte in cui vengono resi pubblici, l’obiettivo è comunicare con toni enfatici il successo di determinati titoli per incentivarne la visione. Capire quindi i risultati effettivi ottenuti da film e serie tv, facendo anche confronti tra i contenuti di diverse piattaforme, è parecchio complicato. La scorsa primavera, ad esempio, i giornali avevano esternato una certa frustrazione nel non poter stimare se stesse avendo maggior successo Stranger Things su Netflix oppure Obi-Wan Kenobi su Disney Plus. Lo stesso è accaduto di recente con la rivalità tra House of the Dragon e Il Signore degli Anelli.
Come altre società di misurazione degli ascolti, BARB (acronimo di Broadcaster Audience Research Bureau) aveva preso già da tempo l’abitudine di riportare alcuni dati di visione relativi ai servizi streaming, ma senza che questi comparissero ufficialmente tra i suoi clienti. Netflix ha detto di aver iniziato a valutare l’idea di far rilevare i suoi ascolti a una società esterna già nel 2019. Poco dopo l’azienda si mise quindi in contatto con BARB, iniziando una collaborazione per sondare la fattibilità della scelta.
Il fatto che il servizio streaming abbia voluto ufficializzare adesso la sua decisione non è affatto casuale. A breve Netflix introdurrà un nuovo piano di abbonamento integrato con la pubblicità, e la pubblicazione di dati certi sarà uno strumento essenziale per fornire a giornalisti e pubblicitari un’idea dello stato di salute dell’azienda, dando ai secondi maggiori garanzie per investire. Non solo, questa trasparenza potrebbe incentivare anche produttori, sceneggiatori e registi a collaborare con Netflix. Finora, infatti, l’azienda era sempre stata piuttosto ambigua nell’informarli dell’andamento dei contenuti da loro creati e della loro eventuale cancellazione.
Le rilevazioni relative ai titoli di Netflix saranno pubblicate da BARB ogni mattina, a partire dal 2 novembre. Il primo test importante sarà l’uscita della quinta stagione di “The Crown”, una serie molto attesa soprattutto nel Regno Unito, che potrebbe avere un impatto consistente sugli ascolti locali.
Questo passaggio è solo l’ultimo di una serie di cambiamenti che sta portando Netflix ad avere sempre più la valenza di una tradizionale rete televisiva. Le rilevazioni di BARB consentiranno infatti di metterla sullo stesso piano degli oltre 300 canali britannici monitorati dalla società. Del resto, al momento Netflix conta l’8% delle visualizzazioni televisive nel Regno Unito. Il che la rende una realtà superiore a canali come Channel 4, Channel 5 e Sky, benché ancora molto ridotta rispetto a BBC e ITV.
Con molta probabilità, Netflix prenderà accordi con le società di rilevazioni di ascolti anche in altri paesi, compresa l’Italia. E ci si aspetta che a breve anche altre grandi piattaforme streaming ne seguano la scelta.