Serie TV

I migliori personaggi tv del 2021

Il 2021 sta per finire, e benché ci siano stati anni televisivamente più entusiasmanti, proviamo lo stesso a fare un bilancio delle serie, degli episodi e dei personaggi che si sono visti in tv. Anche stavolta gli ultimi hanno avuto un ruolo molto centrale, e perciò partiamo ancora da loro. Come accaduto l’anno scorso, infatti, in questo 2021 un po’ scarno si sono viste perlpiù serie tv brevi e piccole, che si sono affidate moltissimo alla personalità dei propri personaggi. A unirli sono state le crisi dei passaggi di vita: la paura del declino senile, della solitudine di mezza età, delle responsabilità adulte, e dell’inconcludenza giovane adulta. Con l’eccezione di due personaggi placidamente impegnati a fare altro, tipo nascondere barattoli di gelato nelle buste dei piselli surgelati o colloquiare con un piccione di nome Pippo Inzaghi.

9 bei personaggi visti in tv nel 2021

Personaggi serie tv migliori del 2021 Jennifer Coolidge The White Lotus
HBO
Tanya McQuoid

(Jennifer Coolidge)
The White Lotus

In quel paradiso hawaiano di ricchi matti che è il White Lotus, Tanya McQuoid («Quaaaad, due sillabe, ma la seconda parte è una sillaba») si presenta bionda, istrionica, frastornata e l’unica degna della nostra empatia. Invece, è colei che marca l’irricucibile divario tra classi sociali con più ferocia di tutti: così ricca da non dover nemmeno fingersi femminista o anti-colonialista nell’affannato tentativo di marcare la propria ricchezza. Nella testa offuscata di Tanya, che circola solitaria con le ceneri materne sottobraccio e attacca bottone con chiunque la guardi con panico e compassione, i problemi sono altri. Tipo, attribuire la sua depressione di mezza età al vacuo trauma di quando, da magra, vide frantumarsi il sogno di diventare ballerina, perché la madre la considerava già grassa. I suoi slanci caritatevoli durano il tempo di trovare un altro diversivo per curare sé stessa (che possibilmente abbia la forma di un ammiccante vicino di stanza). La seconda stagione cambierà tutti i personaggi, ma non lei. Eloquente.

Nove perfetti sconosciuti Bobby Cannavale Melissa McCarthy
Prime Video
Tony Hogburn e Frances Welty

(Bobby Cannavale e Melissa McCarthy)
Nove perfetti sconosciuti

Lui è un illustre ex sportivo con problemi di gestione della rabbia. Lei è una scrittrice in declino, abituata a immaginare nei suoi romanzi storie d’amore che mai ha vissuto nella realtà. Lui si veste solo di apatia: ciabatte francescane, bermuda e cappello da pescatore. Lei non ha un’onda fuori posto, riesce a nuotare col rossetto e infilarsi in mute floreali che a nessuno verrebbe mai in mente di indossare. Entrambi hanno la lamentela facile, ma la causticità di lui punge puntualmente la permalosità di lei. E meno male. Perché, senza di loro, questo sedicente thriller ambientato in un lussuoso e misterioso centro benessere sarebbe inconsistente. Si pensava fosse da seguire per i riti macabri, i guru ambigui, i segreti oscuri che gli ospiti si nascondono a vicenda. E invece si inala appagamento solo quando la chimica comica tra Bobby Cannavale e Melissa McCarthy va in scena.

Martin Short Only Murders in the Building
Hulu
Oliver Putnam

(Martin Short)
Only Murders in the Building

Spesso la questione da capire è se il merito sia più di chi scrive i personaggi o di chi li interpreta. In questo caso il dubbio non si pone: Oliver Putnam è il frutto del mestiere che a Martin Short riesce meglio. E cioè mettersi i panni (le sciarpe, soprattutto) del tizio eccentrico e logorroico che palesa entusiasmo per ogni inezia, mentre sulla sua faccia di gomma prendono forma i segni di una sofferente tristezza. Anche perché, dal dirigere musical di un certo spessore, Oliver si è ridotto a sperare che un podcast true crime su un omicidio condominiale possa tirarlo fuori dall’indebitamento e coprire le spese dell’appartamento signorile a cui si aggrappa la sua dignità. Vederlo raccogliere con enfasi superflua indizi di poco conto innesca una riflessione sulla solitudine che il declino professionale e la senilità portano con sé.

Jay Duplass The Chair Netflix
Netflix
Bill Dobson

(Jay Duplass)
The Chair

Se sei un personaggio che rientra nella nomenclatura del maschio bianco, cis, etero, è molto probabile che il karma hollywoodiano finisca per umiliarti con compiaciuta (ma blanda) inventiva. A Bill Dobson, talentuoso professore universitario di lettere cancellato dai suoi studenti per aver mimato un saluto nazista (va bene ironizzare, ma guai ad alzare il braccio destro), tocca ad esempio pedalare su una mini bicicletta rosa, fare da tato alla loquace figlia della collega che lo rimbalza, e farsi spiegare il senso della vita da un gruppo di anziani sudcoreani ubriachi. Fortuna che, in parallelo, la serie non lascia indietro il dolore della vedovanza, la solitudine di padre di una donna ormai indipendente, lo smarrimento nel ritrovarsi esposto da un’epoca che pensa di eliminare le etichette, ma in realtà le trasforma in bersagli, e la frustrazione di non avere diritto di replica. La parabola dell’uomo moderno, così, è più completa.

Personaggi serie tv migliori del 2021 Jean Smart Mare of Easttown
HBO
Helen Fahey

(Jean Smart)
Omicidio a Easttown

Va bene, con la poliziotta Mare, Kate Winslet ha fatto un lavoro di maniacale trasandatezza: l’accento contorto di Philadelphia, il formaggio a spruzzo sulle patatine, il non trucco, i non ritocchi alle morbide nudità. Ma mentre lei si concentrava sulla drammaticità, Jean Smart costruiva un personaggio di enorme autoironia. Quella con cui Helen Fahey, madre di Mare, conversa disinvolta con un bigodino sulla fronte, sorseggia da coppe e bottiglie liquidi di vario grado alcolico, frana a terra ripetute volte, ammicca agli accompagnatori – romantici e non – della figlia. E quella sotto cui sotterra il dolore per il suicidio del nipote e la paura di perdere la custodia del di lui figlio. Se si considera che il suo spazio di azione è relegato quasi soltanto alle stanze di una casa, il lavoro di Smart diventa ancora più grande. Con premio mangiatrice compulsiva più originale, per il barattolo di gelato nascosto nella busta dei piselli surgelati.

Nick Robinson Maid Netflix
Netflix
Sean Boyd

(Nick Robinson)
Maid

Questo spazio avremmo potuto riempirlo con Alex (Margaret Qualley), giovane madre in lotta per staccarsi da una relazione psicologicamente violenta e da un contesto di povertà assoluta; oppure con sua madre Paula (Andie MacDowell), bipolare e sufficientemente fricchettona da far sentire in colpa per aver riso di una storia drammatica. La verità, però, è che senza Sean, il compagno altrettanto giovane e alcolista, Maid non sarebbe una serie tanto efficace. Il grado di unto dei suoi capelli e lo smarrimento degli occhi sono la misura di una volubilità che è abusante per gli altri come per sé stesso, nonché dei fallimentari tentativi di ricomporsi annientando i fantasmi che lo rendono il miserabile che è. L’intelligenza della scelta finale – spaventarsi della sua stessa violenza, mollare tutto, provare a curarsi – è forse utopia. Ma serve a dirci che additare i mostri, anziché guardarli come persone necessitevoli di un percorso strutturato, lascia stagnare la violenza di genere.

Personaggi serie tv migliori del 2021 Secco Zerocalcare Netflix
Netflix
Secco

(Zerocalcare)
Strappare lungo i bordi

Avere pressoché una sola battuta in un copione da sei episodi (brevissimi, peraltro) è la via inversa per diventare personaggi memorabili. O forse è quella più giusta, specie se quella battuta serve a scandire momenti emotivamente cruciali della storia. Perché Secco, l’amico di Zerocalcare che si tiene in vita con partite infinite a poker online e buone dosi di menefreghesimo, apre bocca fuori contesto solo in apparenza. Il suo sbiascicato «Annamo a pijà er gelato?», piazzato nei momenti meno opportuni, non è disinteresse verso il mondo. Bensì la formula a cui appigliarsi quando c’è da sfilarsi da emozioni scomode: un brutto voto, una chiacchierata ansiogena sulle incognite del futuro, il funerale di un’amica morta per suicidio. E intanto far appigliare noi all’ancora che ci trascini fuori dal carico emotivo della serie.

Vincenzo Netflix
Netflix
Vincenzo Cassano

(Song Joong-ki)
Vincenzo

Chi l’ha detto che i migliori personaggi siano solo quelli scritti meglio, quelli che s’incontrano nelle belle serie? Come si fa – per dire – a non farsi brillare gli occhi davanti alle avventure di Vincenzo Cassano, avvocato sudcoreano cresciuto da una famiglia della nota mafia di Milano, che va in missione a Seul per cercare un bottino milionario e vendicarsi del fratellastro che vorrebbe spodestarlo? Vincenzo, gli sceneggiatori sudcoreani lo hanno assemblato scorrendo l’indice sul manuale degli stereotipi italiani: ha un debole per l’alta sartoria, incontra boss che trangugiano spaghetti in bianco, impreca a gesti, si muove come in una pubblicità di Dolce & Gabbana, dispensa impassibile aforismi in una lingua che sembra italiano ma non si capisce mica tanto, e per amico ha un piccione di nome Pippo Inzaghi. Una meraviglia simile, era finora riuscita a suscitarla solo la versione cartoonesca di Adriano Celentano.

Curb Your Enthusiasm Larry David MAGA
YouTube
Colin Zabel

(Evan Peters)
Omicidio a Easttown

Per la prima volta nell’ultimo decennio televisivo, Evan Peters si è spogliato di maschere spaventose e costumi marvelliani, per infilarsi nel completo ben stirato di un ordinario poliziotto di periferia. L’atipicità del personaggio, però, è rimasta. Colin Zabel non è il solito, testosteronico detective televisivo. Colin Zabel è il Ted Lasso di Easttown: un trentenne lasciato a un passo dal matrimonio, che vive con la madre, distribuisce caffè e frasi motivazionali, e incassa insulti con dignitosa gentilezza. Fosse stato creato una quindicina di anni fa, si sarebbe integrato alla perfezione tra gli impiegati bonaccioni The Office. Invece è diventato il fulcro romantico e genuino di una fredda storia di omicidio. La scelta narrativa di prendere a proiettilate la sua presa di coraggio per abbandonare la mediocrità è stata uno degli eventi più letali del 2021 televisivo.

I personaggi tv del 2021 che meritano una menzione speciale

Blanca (Mariachiara Giannetta)
Blanca

Una stagista della polizia cieca, ma capace di usare tutti gli altri sensi come superpoteri, è una bella novità per la fiction italiana. Specie se non si pone filtri nel prendere a parolacce il pietismo. Peccato solo per la rinuncia all’inflessione ligure.

Assane Diop (Omar Sy)
Lupin

È stato uno dei personaggi più amati del 2021, e il merito è principalmente di Omar Sy: un omone con lo sguardo così buono da far perdonare anche l’ostinato egoismo del suo ladro gentiluomo.

Eloise Bridgerton (Claudia Jessie)
Bridgerton

Parla, parla, parla. Nevrotica. Tagliente. Curiosa. Nell’ottocento color glicine di Shonda Rhimes, è l’unica che ai fiocchi e ai balli proprio non riesce a adattarsi. Checché se ne compiaccia a gran voce, però, viene il dubbio che la cosa le procuri disagio.

Han mi-nyeo (Kim Joo-ryoung)
Squid Game

Vederla manipolare e assillare i compagni di gioco mortale è un esercizio di pazienza. Ma senza questa truffatrice svitata e disperata, la serie sarebbe sembrata ancora più lunga.

Cassie Bowden (Kaley Cuoco)
The Flight Attendant

Diventare la nuova Amanda Knox è la sua paura più grande, e perciò pensa bene di innescare un intrigo internazionale che la vede come principale indiziata in un caso di omicidio. Come sporca le prove lei, nessuno mai.

Sfondo di copertina: Freepik

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