Recensioni

Cosa abbiamo visto a marzo

Le serie tv uscite a marzo – almeno quelle che abbiamo visto – sono il segno che per il piccolo schermo il 2021 non è iniziato malaccio. Anche se i titoli grandi e attesi scarseggiano. Anche se le nuove stagioni tardano ad arrivare. Nel frattempo infatti si sperimenta: con le regole del poliziesco, con le biografie di personaggi leggendari, e pure con le storie in costume. Non tutte, però. La Rai ha ritenuto più opportuno andare sul sicuro e darsi al copia e incolla spudorato, ma costoso.

Le serie tv che abbiamo visto a marzo 2021

The Investigation serie tv marzo 2021
YouTube/HBO
The Investigation

La piattaforma HBO Max ha detto che arriverà nei principali paesi europei – Italia compresa – soltanto tra tre o quattro anni. Nel frattampo però HBO Europe sta lavorando assai bene e producendo serie tv piuttosto interessanti (Beforeigners e Foodie Love, per dirne due). Questa miniserie danese ad esempio racconta uno dei casi di cronaca più curiosi della storia recente guardando oltre gli standard del genere. Perché l’omicidio della giornalista svedese Kim Wall, avvenuto nel 2017 a bordo di un sottomarino, ha preferito ricostruirlo senza mai mostrarne l’assassino. L’attenzione è tutta sulle umane incertezze degli investigatori, che impiegarono sei mesi per risolvere il caso, e sul senso di impotenza dei genitori della donna. L’incedere è rallentato dalla pensatezza delle loro emozioni, lasciando tutto il tempo per immedesimarcisi e poi viverne la suspense, anche se il finale lo si conosce già.

Dove la guardo? Su Sky Go e Now TV
In quanto tempo? In 4 ore e mezza totali (5 episodi da 45 minuti)

Quiz serie tv marzo 2021 TIMvision
YouTube/ITV
Quiz

Vent’anni fa quasi esatti gli attentati alle Torri Gemelle monopolizzarono ogni spazio informativo. Ora sarebbe molto apprezzabile se qualcuno iniziasse a completare il quadro storico di quel periodo, aggiungendo gli eventi che ci siamo persi. ITV ha mezzo il primo pezzo, con la storia dell’uomo che riuscì a truffare il Chi vuol essere milionario? britannico, lasciandosi guidare da un sistema di colpi di tosse architettato da sua moglie in corrispondenza delle risposte giuste. O almeno così si dice. Alla serie infatti non interessa collocare i protagonisti nella parte giusta o sbagliata della vicenda. Il punto è mostrare le origini delle ciniche logiche televisive, della voracità dei media, della rabbia sociale che oggi hanno raggiunto il loro sviluppo massimo. Con dei personaggi (e degli interpreti) che emanano un’umanità tale da ricordarci di essere dotati di empatia.

Dove la guardo? Su TIMvision
In quanto tempo? In poco meno di 2 ore e mezza totali (3 episodi da 45-55 minuti)

The Falcon and the Winter Soldier recensione
Disney Plus
The Falcon and the Winter Soldier

Disney Plus sta usando il suo catalogo come se fosse un palinsesto: una sola serie di punta alla volta, un episodio alla volta, sempre in uscita il venerdì. Finora, alternando i titoli in maniera abbastanza complementare. Anche perché, dopo l’atipicità di WandaVision, serviva tornare a una versione un po’ più classica e riconoscibile del mondo Marvel. Le missioni di Falcon e Soldato d’Inverno sono lunghe, movimentate e spettacolari. Non ci sono tracce della complessità emotiva di WandaVision e nemmeno della sua raffinatezza stilistica. La funzione però è lo stessa: porre le prime basi di quella che sarà la nuova fase Marvel. E organizzare un’idea ben precisa del perché, tra qualche anno, si prevede che la curata qualità di Disney Plus avrà superato la fumosa quantità di Netflix.

Dove la guardo? Su Disney Plus
In quanto tempo? Per adesso in 2 ore e mezza totali (3 episodi da 50-54 minuti, gli altri escono ogni venerdì)

Speravo de morì prima serie tv marzo 2021
YouTube/Sky
Speravo de’ morì prima

Uno si aspetta che una serie tv sulla vita di un calciatore leggendario, peraltro basata su di un libro co-scritto da quel calciatore leggendario, non possa fare altro che attenersi al manuale dell’agiografia superficiale. Invece la biografia televisiva di Francesco Totti ha mostrato che a volte c’è molta più profondità nell’autocritica fatta con ironia. Il che sorprende ulteriormente, se si pensa che gli episodi raccontano una tragedia: la fine di una carriera importante, la paura della decadenza, lo spaesamento di non riconoscersi più una volta entrati in una nuova fase di vita, il bisogno di accettare il tutto incanalando la rabbia sulla relazione con un allenatore-antagonista. Poi sì, la serie è avvolta in numerosi strati di situazioni comiche e personaggi caricaturali portati all’eccesso. Ma di base c’è un’umanità che la tiene ben ancorata alla realtà e che fa ben sperare nell’inizio di un nuovo corso della commedia televisiva italiana.

Dove la guardo? Su Disney Plus
In quanto tempo? In 4 ore e 15 minuti totali (6 episodi 42-44 minuti)

Leonardo recensione serie tv marzo 2021 RaiPlay
RaiPlay
Leonardo
Voto 3.0

C’è qualcosa che possa unire il pubblico dei vecchi sceneggiati e quello dell’epoca d’oro della serialità più di una serie in costume con dettagli costosi e noti attori internazionali? La Rai lo ha capito bene, e perciò dopo il discreto successo dei Medici ne ha fatta una copia quasi esatta. Ci sono la Firenze rinascimentale, un omicidio che fa da carburante per gli episodi, e dialoghi un po’ barocchi ed estremamente sospirati. Solo, stavolta al centro c’è Leonardo da Vinci, con la sua vita artistica e personale ricca di sfumature e zone d’ombra. La percezione però non cambia: la serie si segue senza inciampi, ma non si muore certo dalla voglia di arrivare all’episodio successivo. E poi, qual è il senso di mettere insieme validi interpreti di provenienza diversa e aspirare a competere con i grandi servizi streaming, se poi ci si scorda l’opzione “guarda in lingua originale”?

Dove la guardo? Su RaiPlay
In quanto tempo? Per adesso in 3 ore e 25 minuti (4 episodi da 47-53 minuti, gli altri escono ogni martedì su Rai 1)

Gentleman Jack serie tv marzo 2021 LaEffe
YouTube/BBC
Gentleman Jack

Da oggi in poi conviene attaccare un promemoria sulla tv e appuntarsi di fare un giro periodico su LaEffe (canale 135 di Sky, per portarsi avanti). Altrimenti si rischia di perdersi cose alquanto sfiziose, come la serie sulla proprietaria terriera Anne Lister, un personaggio – realmente esistito – che in un colpo solo ribalta ogni archetipo delle serie tv ambientate nell’Ottocento londinese. Conosciuta come “la prima lesbica moderna”, Lister fece tutto ciò che alle donne della sua epoca non era concesso: studiare, viaggiare, gestire miniere di carbone, fare escursioni da record, e soprattutto avere lunghe relazioni con altre donne. I suoi diari, scritti con un codice cifrato di sua invenzione, sono stati considerati dall’UNESCO una testimonianza fondamentale di cosa significasse essere omosessuali allora. Eppure negli episodi quasi non c’è dramma. Piuttosto, c’è un continuo scambio di battute smaglianti e cenni di intesa in camera alla Fleabag molto liberatorio. Vedere per credere.

Dove la guardo? Su Sky Go
In quanto tempo? Per adesso in circa 4 ore (4 episodi da 57-59 minuti, gli altri escono ogni venerdì su LaEffe)

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