Cose da vedereServizi streaming

Cosa vedere dopo “Dahmer”

Da quando Dahmer – Mostro: La storia di Jeffrey Dahmer è uscita su Netflix, lo scorso 21 settembre, ha fatto parecchio parlare di sé. La miniserie true crime creata da Ryan Murphy e Ian Brennan (gli stessi ideatori di American Crime Story) ha infatti suscitato polemiche di diverso genere, per il modo in cui ha scelto di ricostruire il caso del serial killer Jeffrey Dahmer. Qualcuno si è lamentato della pericolosità di mostrare una certa empatia per Dahmer, ottimamente interpretato da Evan Peters; le famiglie delle vittime hanno accusato la serie di aver riaperto ancora una volta i loro traumi passati; la comunità LGBTQ+ non ha invece apprezzato la rappresentazione dei personaggi omosessuali, tra i quali lo stesso Dahmer. Infine, professionisti con una conoscenza diretta del caso, hanno osservato come l’eccessiva libertà narrativa del racconto abbia alterato la veridicità dei fatti, generalizzando ad esempio la tendenza omofobica degli agenti di polizia.

Nonostante le molte critiche (o forse anche grazie a esse), Dahmer è tuttavia diventata una delle serie tv più viste di sempre su Netflix. E ci si aspetta che, spinte dal passaparola, le visualizzazioni continueranno ad aumentare. Per chi ha già visto la serie ed è in cerca di qualcosa di simile, Tellyst ha messo insieme una lista di true crime consigliati. Si sentisse il bisogno di approfondire la vera storia di Dahmer, si avesse apprezzato lo stile di Murphy, o si volesse vedere serie tv un po’ meno prolisse e più profonde.

Le serie tv da vedere dopo “Dahmer”

#1 Un documentario su Jeffrey Dahmer

Stati Uniti (2016-2017)

Dahmer rientra nel genere del docudrama, e in quanto tale ha drammatizzato alcuni eventi chiudendo un occhio sulla loro aderenza alla realtà. Sui crimini e la personalità di Jeffrey Dahmer c’è però un archivio piuttosto consistente di documentari che aiutano ad approfondire. Il più recente, appena uscito su Netflix, è Conversazioni con un killer: Il caso Dahmer, che mette insieme le interviste alla squadra di legali che assistette il serial killer. Dahmer on Dahmer: A Serial Killer Speaks e Jeffrey Dahmer: Il cannibale di Milwaukee analizzano invece la psiche di Dahmer partendo dalle testimonianze delle persone che lo hanno conosciuto, come i famigliari, i compagni di scuola e detective e psichiatri che hanno lavorato al caso. Una delle analisi più brevi e apprezzate si trova infine nel terzo episodio della prima stagione di Born to Kill?, una serie britannica che con l’aiuto di esperti criminologi esamina l’infanzia di famosi serial killer, per capire i fattori genetici e sociali che hanno contribuito a renderli tali.

Dove vederli e in quanto tempo? Conversazioni con un killer: Il caso Dahmer su Netflix (3 episodi da un’ora). Dahmer on Dahmer: A Serial Killer Speaks su Sky e Now (1 film da un’ora e mezza). Jeffrey Dahmer: Il cannibale di Milwaukee su Discovery Plus (1 episodio da un’ora e mezza). Born to Kill? su YouTube (1 episodio da 45 minuti), è lingua originale ma si può selezionare l’opzione per generare i sottotitoli in italiano automatici.

#2 A confronto con un serial killer

Stati Uniti (2021)

Benché si stia parlando di Jeffrey Dahmer come uno dei «più prolifici serial killer» nella storia criminale degli Stati Uniti, il numero delle sue vittime è ben lontano da quello – finora ineguagliato – attribuito a Sam Little. Dei 93 omicidi che Little ha confessato di aver commesso tra il 1970 e il 2012, almeno 60 sono stati accertati. Questa docuserie racconta come la scrittrice Jillian Lauren abbia contribuito a dare un’identità a molte vittime – tutte donne, perlopiù prostitute o tossicodipendenti – sfruttando la propria somiglianza di vissuto con esse per costruire un rapporto di fiducia con Little e ottenerne le confessioni. In maniera simile a Dahmer, ci si focalizza sullo squallore e le mancanze sociali che hanno consentito a Little di agire indisturbato per decenni. Ma c’è una profondità assai maggiore nel delineare la personalità di Little, quella delle sue vittime, e il meccanismo di attrazione tra le due parti.

Dove vederla? Su Lionsgate Plus
Quanto dura? Poco più 4 ore e mezza totali (5 episodi da 53-59 minuti)
Leggi la recensione

#3 American Crime Story: L’assassinio di Gianni Versace

Stati Uniti (2018)

È piuttosto improbabile guardare Dahmer senza pensare alla seconda stagione di American Crime Story. Nella sua ricostruzione – prodotta sempre da Ryan Murphy – degli eventi che portarono il giovane Andrew Cunanan a commettere l’omicidio dello stilista Gianni Versace, c’è lo stesso avvicendarsi di psichedeliche frequentazioni di nightclub per gay, strane abitudini, poliziotti omofobi, dettagli raccappriccianti lasciati all’immaginazione, e un viavai di ricordi più o meno traumatici che tentano di dare una dimensione alla personalità dell’assassino. Il quale, come tipico delle serie di Murphy, è interpretato da un attore feticcio – Darren Criss, in questo caso – che tiene in piedi l’intera rappresentazione. Solo, oltre alla differenza di sfarzi, American Crime Story ha qualche accento italoamericano (su tutti quello minuzioso di Penélope Cruz nel ruolo di Donatella Versace) e un Ricky Martin telenovelico in più. Se lo stile di Murphy vi affatica, però, meglio orientarsi su altro.

Dove vederla? Su Chili, a noleggio
Quanto dura? Poco più di 8 ore totali (9 episodi da 50-62 minuti)
Leggi la recensione

#4 In nome del cielo

Stati Uniti (2022)

Qui ci si sposta – lo si immaginerà dal titolo – in quella parte del genere true crime che racconta storie di fondamentalismo religioso. Nello specifico si parla dell’omicidio di Brenda Lafferty e di sua figlia Erica, che nel 1984 fece emergere i segreti e le pratiche estremamente rigide di una comunità dello Utah di fede mormona. La vicenda viene approfondita attraverso lo sguardo di un detective fittizio intrepretato da Andrew Garfield, che nel condurre le indagini inizia a mettere in discussione la sua stessa devozione al mormonismo. Il personaggio, definito dalla critica angloamericana l’elemento di maggior valore del racconto, è stato creato dallo sceneggiatore Dustin Lance Black (premio Oscar per il film Milk) sulla base delle testimonianze dei detective mormoni che Jon Krakauer intervistò per scrivere il libro da cui è tratta la miniserie. Poi, se si vuole approfondire, su Netflix c’è anche la docuserie Keep Sweet: Pregare e obbedire.

Dove vederla? Su Disney Plus
Quanto dura? Quasi 8 ore totali (7 episodi da 63-88 minuti)

#5 Landscapers

Stati Uniti/Regno Unito (2021)

Il problema di molte serie tv true crime, Dahmer compresa, è il soffermarsi morboso e affettato sui dettagli raccapriccianti, finendo per dilungarsi senza acquisire profondità. Ci sono però vie originali per raccontare crimini agghiaccianti in maniera breve ed efficace. Come quella scelta dallo sceneggiatore Ed Sinclair e dal regista Will Sharpe per ricostruire la storia di Susan e Christopher Edwards, i due coniugi inglesi che nel 1998 uccisero i genitori di lei e per quindici anni riuscirono – non si sa come, vista la loro maldestria – a non farsi scoprire dalla polizia. Gli episodi cambiano di continuo genere, in base alla forma con cui gli eventi vanno in scena nella mente di ciascun personaggio: prima film romantico in bianco e nero, poi poliziesco, pièce teatrale itinerante, horror rosso sangue, e infine western rétro. Con Olivia Colman e Davis Thewlis che emanano inettitudine, sofferenza e una bravura inarrivabile.

Dove vederla? Su Sky e Now
Quanto dura? Poco più di 3 ore totali (4 episodi da 45-54 minuti)
Leggi la recensione

Sfondo di copertina: kjpargeter/Freepik

Leggi anche

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *